-da Viterbo Civica –
Quei Colombari dimenticati: la storia non va mai dimenticata e soprattutto abbandonata a se stessa
E’ con queste parole che i volontari di Viterbo Civica introducono l’ultima opera di rpulitura, in ordine di tempo.
“Da Porta Romana prendiamo la S.S.Cassia direzione Roma.
Dopo poche centinaia di metri, proprio sulla prima curva, guardando alla nostra sinistra possiamo ammirare delle grotte artificiali scavate nel tufo.
Sono antichi colombari romani.
Risalgono, più o meno, al primo secolo avanti Cristo quando venivano usati per accogliere le urne cinerarie dei defunti.
Le piccole e numerose nicchie ricavate nella muratura ricordano appunto le costruzioni per il ricovero e l’allevamento dei colombi, da quì la definizione colombari.
In quell’epoca era molto diffusa la cremazione dei defunti e nei colombari trovavano posto decine, a volte centinaia, di urne con le ceneri.
In alcuni casi un colombario raccoglieva le urne di una sola famiglia, compresi domestici e schiavi, in altri casi conteneva le ceneri dei facenti parte di una determinata corporazione, più spesso i defunti di una intera comunità.
Forse la loro importanza storica è inferiore a quella delle tombe etrusche rinvenute numerose anche e soprattutto nel nostro territorio, ma resta comunque un importante segno della nostra storia antica.
Credo che anche tra i Viterbesi che percorrono giornalmente quella strada, non siano molti quelli che conoscono l’esistenza di quei colombari, così nascosti tra una incontrollata vegetazione, per non parlare della loro storia.
Purtroppo li conoscono invece gli incivili che li usano come discarica per i loro maleodoranti rifiuti. Gli zozzoni sono sempre un passo avanti.
Ad Agosto, durante il caldo, i volontari di Viterbo Civica hanno provato a rendere almeno visibile agli occhi dei distratti viaggiatori quel pezzo di storia del nostro passato.
In meno di un’ora di lavoro sono stati tagliati gli arbusti che ne occultavano la visione e ripuliti dai rifiuti nel loro interno.
Sarebbe, in questo caso, anche auspicabile un intervento del comune per migliorare l’accesso alle grotte, per istallare un cartello turistico, al posto di quello pubblicitario presente, che ne indichi la localizzazione e ne racconti la storia e per realizzare una piccola area di sosta per gli eventuali visitatori.
Tirando le somme, non abbiamo compiuto chissà quale opera maestosa, non abbiamo risolto i problemi del mondo, ma la nostra soddisfazione per aver restituito un minimo di dignità a quel luogo, rimane comunque tanta.
Un grazie a tutti i partecipanti, niente nomi perché si rischia sempre di dimenticarne qualcuno, grazie ai nuovi, grazie agli abitudinari, grazie a chi ha portato il suo utile contributo.
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