-di Eleonora Straffi –
L’ennesimo comunicato degli anonimi organizzatori dell’evento “Addio, al parco in Via della Biga di Castro” annuncia che la manifestazione del 15 marzo, a Santa Barbara, si farà.
Stavolta è sicuro.
Tutto nasce il 5 marzo scorso, quando, dalla pagina fb del movimento si apprende che il corteo viene “al momento sospeso” con tanto di 48 ore di silenzio stampa. Questa la motivazione addotta: “L’evento in questione è stato rinviato, in data da destinarsi, per sopravvenute azioni esterne e resistenze interne, che col tempo, hanno portato persone a svincolarsi da quanto sostenuto prima fino a giungere addirittura all’opposto pensiero.
Destabilizzando la situazione, si è voluto strumentalizzare l’evento, facendolo passare perfino come illegale e a rischio per la sicurezza delle persone partecipanti, cosa non vera….”
“Azioni esterne e resistenze interne” tra l’altro non ulteriormente specificate.
E’ di ieri invece l’altra novità e l’ultimo comunicato che stravolge tutto riconfermando, ancora una volta, la manifestazione. “Comunicato Ufficiale agli gli iscritti: Viene annullata la sospensione dell’evento…quindi come da vecchio comunicato, che postiamo sotto…. la manifestazione del 15 marzo 2014 dalle ore 11:00 presso il Parco delle Querce,Via della Biga di Castro – Quartiere Santa Barbara Viterbo è confermata.”
Addirittura, man mano che si accavallano i commenti degli utenti su fb si apprende che l’iniziale sospensione era da attribuire al mancato permesso della Questura. Una situazione, insomma, ai limiti del paradossale, innanzitutto perchè, prima di organizzare una manifestazione è normale chiedere i relativi permessi, ed inoltre perché, tutto d’un tratto sono sparite le azioni esterne e le resistenze interne che avevano inizialmente fatto cambiare idea agli organizzatori.
Considerazioni a parte, stavolta sembra proprio che tutto sia pronto. Anzi, i partecipanti sono stati invitati ad intervenire ognuno con una rosa, in segno di solidarietà per ogni albero secolare che dovrebbe essere abbattuto.
Gli organizzatori ci tengono a sottolineare che questa volta è sicuro: l’evento si farà… “parola loro!”