Il JazzUp sbarca direttamente a Milano. E lo fa con un lasciapassare di tutto rispetto, il Festival Ah-Um, uno dei più prestigiosi nell’area lombarda che si tiene nel quartiere Isola la terza settimana di maggio.
“Una rassegna che – come spiega lo stesso direttore Antonio Ribatti – ha molti evidenti punti di contatto con il JazzUp di Viterbo.
Innanzitutto, la volontà degli organizzatori di travalicare la semplice dimensione concertistica che molte volte rimane fine a se stessa, per andare oltre e penetrare le molteplicità delle forme artistiche. Nel nostro caso, ad esempio, siamo voluti entrare, prepotentemente, nel tessuto di un quartiere organizzando mostre fotografiche, rassegne di murales, un concorso sui poster e presentazioni di video e libri.”
“Questa versatilità del festival, che riesce a plasmarsi e ad aggregare molteplici espressioni artistiche, è la stessa caratteristica che ho notato anche qui a Viterbo ed ha costituito uno degli elementi propulsivi che mi hanno spinto a coinvolgere il JazzUp nel nostro festival di Isola, creando una sorta di connessione e di scambio reciproco che non può che far lievitare il livello ed il prestigio di entrambe le manifestazioni.”
“Un discorso del genere – continua Ribatti – lo stiamo già portando avanti con il festival che si tiene nella Maddalena, in Sardegna, perché siamo fermamente convinti che si può crescere solo con la sinergia e la collaborazione. A questo proposito mi piace citare un antico proverbio arabo che, secondo me, rende perfettamente questo concetto: se sei un’isola, ti devi fare amico l’oceano, ovvero chi cammina da solo è destinato a scomparire.
Sempre in questo senso nasce l’inserimento all’interno del circuito milanese dell’Expo 2015, una vetrina straordinaria che rappresenta un’opportunità dalle potenzialità inimmaginabili.
Siamo ben felici, dopo aver avuto modo di apprezzare il JazzUp di poter ospitare la rassegna a Milano e di proseguire insieme in un percorso di sviluppo: gli eventi come quelli che abbiamo la fortuna di organizzare hanno anche un potere “terapeutico”, in quanto contribuiscono a svegliare le coscienze dall’annichilimento generato dall’omologazione televisiva. “
Appuntamento all’Expo dunque. Il JazzUp ha fame di crescita.
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