-di Simona Tenentini –
Ma chi l’ha detto che a Viterbo non ci si diverte e regnano i musi lunghi?
Secondo Voices from the Blogs (VfB), progetto di ricerca dell’Università degli Studi di Milano, osservatorio permanente di quello che si dice e si discute in rete, la Città dei Papi si piazza al 28° posto nella classifica italiana delle province più felici.
Il report, attraverso l’utilizzo di avanzate metodologie statistiche e tecniche informatiche, ha condotto analisi sistematiche per monitorare costantemente, in modo pressoché immediato, i temi “dominanti” della Rete.
Analizzando così gli oltre 40 milioni di messaggi pubblicati su Twitter dagli utenti dei 110 capoluoghi di provincia nel corso del 2013, i ricercatori hanno potuto calcolare l’indice iHappy, che misura quanto (e quando) gli italiani sono stati felici o infelici sulla base di una analisi semantica di quello che “cinguettano” quotidianamente.
La città più felice d’Italia è Genova, la più triste Aosta e Viterbo, in questa originale graduatoria, si piazza, appunto, alla posizione numero 28.
Non male, insomma, per una città in cui tutti sembrano lamentarsi di tutto, in cui chiudono i negozi, il centro sembra quello di un paese fantasma e i servizi lasciano a desiderare.
Ma si sa, un conto è la vita reale, un’ altra cosa è quello che ci si affretta, in ogni momento della giornata a postare su fb. Lo scollamento è paradossale e forse quello che si esprime in un tweet non sempre corrisponde ai livelli di felicità effettivi di Viterbo e provincia. Basta farsi un giro per verificare di persona.
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