C’è anche Luigi Macchitella, nominato da Zingaretti direttore della Asl di Viterbo e qualche mese fa al centro di polemiche roventi sulla sua inconferibilità, al centro dell’inchiesta Caronte.
Il caso, esploso, in queste ore, riguarda il business del “caro estinto” che vede 29 persone indagate tra impresari di pompe funebri, politici e dirigenti generali e sanitari di Asl e ospedali per ipotesi di reato che vanno dalla corruzione al 416 al 416 bis fino al 416 ter, ovvero associazione per delinquere, associazione di tipo mafioso, e scambio elettorale politicomafioso.
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In serata è arrivata la dichiarazione di Macchitella: “In relazione alle notizie di stampa che mi indicherebbero come sottoposto ad indagini per un appalto sulle camere mortuarie dell’ospedale San Camillo, preciso di non aver ricevuto in proposito alcuna comunicazione da parte dell’autorità giudiziaria.
Esprimo, in ogni caso, piena fiducia sull’esito delle indagini che non potranno che confermare la mia totale estraneità ai fatti ipotizzati.”
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