Michele La Ginestra torna sullo storico palcoscenico viterbese tra scandali ed equivoci senza volgarità.
Continua a suon di successi e di sold-out la grande stagione del Teatro Bianconi che domenica 16 febbraio alle ore 17.00 vedrà un altro grande appuntamento.
Torna, infatti, protagonista sul palcoscenico viterbese dopo l’incredibile successo dello scorso anno, Michele La Ginestra, in questa occasione in coppia con Beatrice Fazi (la Melina Catapano di “Un medico in famiglia”) è interprete ed anche autore, con Adriano Bennicelli di “Ti posso spiegare” per la regia di Roberto Marafante. Sul palco anche Maria Chiara Centorami.
Un piacevole testo, brillante, divertente, fresco e piccante. Quante volte abbiamo esordito in un nostro tentativo di giustificazione con un banale quanto istintivo “Cara non è come credi…Ti posso spiegare” per poi renderci conto appena un istante dopo che questa era l’unica frase che non andava pronunciata in quanto svelatrice di un segreto inconfessabile.
La storia ruota attorno alle dinamiche coniugali di una tradizionale coppia di sposi, interpretati da Michele La Ginestra e Beatrice Fazi, che nella routine di una vita affettiva supercollaudata e per certi versi ordinaria, saranno inaspettatamente costretti a confrontarsi con l’improvvisa presenza nel letto matrimoniale di una avvenente ragazza francese di cui apparentemente si ignorano i motivi della repentina materializzazione.
Da qui, in un alternarsi di giustificazioni, spiegazioni, gelosie più o meno fondate, entreremo nella mente e nei cuori dei nostri protagonisti nei quali inevitabilmente un po’ tutti ritroviamo motivi di identificazione.
L’intreccio, per quanto risulti basato sulla tipica dinamica che caratterizza frequentemente i rapporti affettivi di coppia, individua il suo elemento di distinzione nel garbo e nella delicatezza di una scrittura drammaturgica efficace, che non presta mai il fianco alla volgarità ma si distingue per la freschezza e la grande capacità interpretativa degli attori in scena.
In questo ancora una volta Michele la Ginestra ha dimostrato le sue doti di attore brillante, riuscendo con immediatezza a conquistare il pubblico grazie alla sua innata comicità fatta di una mimica insuperabile e una espressività impareggiabile. E in tal senso risultano imbattibili i maldestri tentativi di approccio che il nostro intraprendente protagonista, noncurante della sua totale ignoranza di qualsivoglia lingua straniera, architetterà nei confronti della giovane fanciulla, cimentandosi in dialoghi improponibili contraddistinti da una miscellanea di lingue diverse, dall’italiano al francese con avventurose incursioni nell’inglese, che daranno vita ad uno slang tutto personale fatto di suoni e intonazioni assolutamente esilaranti.
Così, nell’alternanza di un flashback apparentemente chiarificatore e una situazione che ci riporta sull’orlo dell’irreparabile, l’intrigo si dipanerà sino all’esito finale in cui paradossalmente il pubblico rimarrà indeciso nella possibilità di valutare se sia preferibile la cruda realtà o una magica illusione!
La regia di Roberto Marafante costituisce come di consueto una garanzia indiscussa di qualità, caratterizzata da una freschezza ed elasticità che la rende sempre originale e funzionale alla storia, valorizzandone tutti i passaggi drammaturgici. La Ginestra è irresistibile nel giocare su tutti i risvolti del suo personaggio, Beatrice Fazi è una moglie di grande verità umana e l’affascinante Chiara Centorami rileva un umorismo inconsueto in un’attrice giovane.
Per informazioni e prenotazioni si può consultare il sito internet www.teatrobianconi.it o telefonare al 340 1045098 (24h) o allo 0761 613695.
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