A seguito delle molteplici richieste di persone interessate al film “Piume al vento”, lungometraggio girato in parte a Viterbo, dove si riconoscono benissimo molti scorci di luoghi e edifici tuttora esistenti, l’Associazione nazionale bersaglieri di Viterbo ha preso in considerazione la curiosità e la voglia di sapere di così tanta gente.
Il film, per la regia di Ugo Amadoro, contiene molte scene girate a Viterbo nel 1950, ed è uscito nelle sale cinematografiche nel 1951. Presente nelle principali filmografie, forse mai stampato in pellicola formato 35mm, mai riversato in supporto vhs o dvd, assente nella cineteca nazionale, assente negli archivi della Rai, irrecuperabile anche usando i più comuni siti internet specializzati. Assente anche nell’archivio-museo dell’Associazione nazionale dei bersaglieri e assente nelle biblioteche e negli archi delle zone circostanti Caporetto e il Piave. Soltanto la biblioteca comunale di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, ne possiede una copia, in formato 16 mm, inutilizzabile perché “incollata”.
Un’importante testimonianza recuperata grazie all’impegno, tra gli altri, di Silvio Cappelli, studioso di storia locale e presidente dell’associazione culturale Take Off di Viterbo, che dopo lunghissime ricerche è riuscito a localizzarne una copia in pellicola da 16 mm disponibile presso la fondazione cineteca di Bologna.
Film che, però, non poteva essere dato in prestito per la sua rarità e per il rischio di un suo deterioramento irreversibile. La duplicazione, in formato digitale, è stata possibile soltanto dopo un particolare intervento tecnico fronteggiato grazie alla disponibilità di un gruppo di persone che hanno contribuito a portare a termine l’iniziativa.
La preziosa copia, leggermente usurata dal tempo, è stata “lavata” per ottenere una migliore resa e riversata con il sistema del tele cinema su supporto digitale dvd.
Tutti i viterbesi più anziani si ricordano che venne girato a Viterbo. Molte sequenze furono girate nel quartiere San Faustino: all’interno della chiesa (era parroco il dinamico don Oreste Guerrini), in via del Pavone, via Piana, via Prada, piazza San Faustino, via San Faustino, via Cairoli. Numerosissime le comparse viterbesi specialmente quando in piazza arrivano i bersaglieri.
Altre sequenze sono state girate in piazza del Gesù, via dei Pellegrini, via Fattungheri e in altre zone della città identificabili con più difficoltà anche perché, in alcuni casi, si tratta di edifici bombardati oggi demoliti o ristrutturati. In questo campo, tra gli altri, sta facendo ricerche approfondite il geometra Paolo Cappelli proprio per dare un nome ai luoghi viterbesi ancora non riconosciuti e ai luoghi riferiti ad altre città. Molto interessante la sequenza che riprende il palazzo Orioli in via del Pavone, dove poi sorgerà il cinema Metropolitan, perché forse l’unica esistente.
Per soddisfare le numerosissime richieste di visionare il film, è stato deciso di organizzare una proiezione evento sabato 29 giugno al cinema teatro Genio a Viterbo.
Sarà presente anche la Fanfara Bersaglieri in congedo della locale sezione Anb che concluderà questo evento eseguendo alcuni brani del suo vasto repertorio musicale.
Il programma è il seguente: ore 16: ritrovo e ingresso al cineteatro Genio; ore 16,15: inizio proiezione film; ore 18: interventi sul ritrovamento della pellicola;- ore 18,30: esibizione della Fanfara Bersaglieri di Viterbo.
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