Con la regia di Pier Francesco Pingitore, Martufello si presenta al pubblico in una veste più ambiziosa e completamente rinnovata.
Ancora non si è spenta l’eco dell’incredibile successo della coppia Miconi – Ruiz che la stagione del Teatro Bianconi prosegue con un altro appuntamento imperdibile: comicità classica e un’infusione di allegria sbarcano sullo storico palcoscenico del teatro dei Cimini.
Questa volta ad animare il pubblico viterbese domenica 2 febbraio alle ore 17.00 c’è quel Fabrizio Maturani (in arte Martufello, soprannome dato ai ragazzini vivaci di Sezze, paesino in cui è nato e vissuto) che ha per anni divertito con le sue battute migliaia di italiani al cinema, teatro e soprattutto in tv. “Niente di complicato”, di Pier Francesco Pingitore, che cura anche la regia, scritto con la collaborazione di Claudio Napoleone, è il nome del nuovo spettacolo con cui il cabarettista della provincia di Latina festeggia i suoi 40 anni di carriera.
Con “Niente di complicato”, Martufello si presenta al pubblico in una veste più ambiziosa e completamente rinnovata. È lo spettacolo della maturità di un artista, che ha ottenuto il successo della grande platea televisiva e la simpatia di tutte le piazze e i teatri d’Italia, con la sua maniera semplice e diretta, da amico che racconta storie piacevoli, che fanno ridere e divertono.
Oggi però Martufello fa un passo avanti. I testi che affronta e propone, sono sì sempre leggeri e divertenti, ma hanno anche la sostanza per essere brillanti testimonianze del tempo. Del costume, e anche del malcostume, di questa nostra epoca. Senza con ciò voler certo diventare “intellettuale”, ma restando sempre “uno di noi”, che non le manda a dire ma le dice tutte senza peli sulla lingua.
Un “burino”, scarpe grosse e cervello fino, che sta sempre dalla parte della gente vera. La malasanità, la malaeconomia, la malapolitica, ma anche i malfattori d’ogni risma e d’ogni colore, le tante vessazioni cui ogni giorno siamo sottoposti dai tanti “sòla” che ci circondano, e poi le manie, i tic, le voglie più o meno segrete, costituiscono la materia su cui si esercita la buffoneria senza briglie di Martufello. Che una sola direttrice di marcia: il rispetto del pubblico. Un lungo monologare fatto di tanti monologhi, di tante storielle, di tantissime battute, che cambia ad ogni momento, e ad ogni passo si rinnova e sorprende.
È l’Italia in cui va tutto storto, quella messa in scena da Martufello, le sue smanie e le sue manie, per ridere ma anche per riflettere, ma sempre senza angoscia. Perché il teatro fa pensare, ma è capace anche di relativizzare i mali che ci circondano, ed anche di esorcizzarli. Il palcoscenico è una terapia, la migliore, al ‘male di vivere’ quotidiano e le battute di un comico di così lungo corso, dalla vivacità unica e prorompente, sono un vero toccasana, grazie al suo modo semplice, diretto, umanissimo di porsi al suo pubblico.
In “Niente di complicato” si spazia dalla tecnologia ai piercing, alla “pillola miracolosa”, passando per il difficile momento italiano rivisitato in chiave comica. Temi espressi con lo stile spensierato e gioviale di uno showman che dice la sua sulla carriera nel mondo dello spettacolo, dando un consiglio ai giovani aspiranti comici: «Vivere nello spettacolo non è facile come si crede, ci vogliono almeno 10-15 anni di televisione, in trasmissioni di grande successo, per imprimere la propria faccia nella mente del popolo italiano. Altrimenti si rischia di venir dimenticato anche dopo solo un anno. Consiglio agli emergenti di capire che uno spettacolo non è fatto solo da 4-5 battute ma da un vero e proprio percorso artistico».
Torna anche il sodalizio con Pingitore che, firmandone il testo e la regia, conferma che si tratta di uno spettacolo da non perdere. In fondo, ‘niente di complicato’, ma alla maniera di Martufello. «Sono sempre il solito burino che non cambia mai – spiega Martufello – cerco di far ridere nel modo più tradizionale di sempre, con racconti di fatti paesani e cose semplici. Se la gente va a vedere uno show comico deve ridere, non ci sono scuse per l’artista».
Il barzellettista più famoso d’Italia, nonché uno dei più apprezzati della televisione anni ’80-’90 e della prima decade del 2000, intratterrà gli spettatori per circa un’ora e venti: una chiara crescita professionale rispetto agli anni di “La sai l’ultima?” e “Stasera mi butto”.
Dopo una gavetta lunga e faticosa, Martufello ha raggiunto il successo e conquistato il pubblico nazionale segnando alcune delle pagine più divertenti della storia della televisione e del teatro italiano. Ha esordito poco più che ventenne in piccoli locali di provincia e nelle feste di piazza, fu presentato a Pier Francesco Pingitore che lo invitò a entrare nella compagnia del Bagaglino. Ha preso parte tra l’altro a tre edizioni di Biberon, due di Crème Caramel, Saluti e baci, bucce di Banana, Champagne! E tante altre. Da ultimo in tv, sempre con il Bagaglino, nel varietà Gabbia di matti (2008), e numerosi altri successi a teatro.
Prepariamoci a ridere, dunque, come sempre e, come scrive Pier Francesco Pingitore nella prefazione di un suo libro “…Martufello è l’amico di tutti: nessuno, incontrandolo per strada si sognerebbe di dargli del lei e la sua presenza in un luogo vuol dire che a breve in quel luogo si riderà!”
La risposta del pubblico non si è fatta attendere, e già da alcuni giorni le prenotazioni arrivano numerose e prevedibilmente si arriverà presto al sold out come già avvenuto per i due spettacoli precedenti.
Un grande successo inaspettato per il Direttore Artistico Giuseppe Magagnini che ha saputo costruire, nonostante il difficile momento economico del nostro paese soprattutto per la cultura, un cartellone ricco e coinvolgente che ha riscosso il gradimento di un pubblico ben più vasto del normale bacino territoriale di attrazione del piccolo ma dinamico teatro dei Cimini e tutto grazie all’infinito passaparola tra il pubblico evidentemente soddisfattissimo (come anche tutti in grandi artisti che in questi anni si sono succeduti sul palcoscenico viterbese) non solo della qualità elevatissima degli spettacoli ma anche della calda accoglienza e dell’attenzione particolare ad ogni spettatore che ha varcato le porte dello storico Teatro Bianconi.
Per informazioni e prenotazioni si può consultare
il sito internet www.teatrobianconi.it
o telefonare al 340 1045098 (24h) o allo 0761 613695.
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