Due giudici, Falcone e Borsellino, prima di tutto uomini. Due grandi esempi di coraggio e giustizia: corpi sacrificati alla mafia. La fierezza delle idee e l’audacia delle loro parole continuano a rimbombare, con un rumore assordante, nella memoria collettiva. Venti anni di distanza non sono riusciti a spegnere, né affievolire, l’indignazione pubblica.
Sabato 25 gennaio, alle ore 11,30, nell’auditorium Taborra di Bagnoregio, si terrà l’incontro: “Giovani, cinema e mafia: tre paradigmi a confronto per vivere il presente, imparare dal passato e abbracciare un futuro migliore”. Perché proprio come hanno insegnato i due giudici siciliani, da sempre in prima linea contro la mafia e il malaffare, contano i principi. Le idee, dotate di una reale consistenza, non muoiono con il tempo ma continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.
All’incontro parteciperanno oltre al sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti e al dirigente scolastico professoressa Paola Adami, le classi III medie dell’Istituto Omnicomprensivo e le V dell’Itas Frat.lli Agosti.
La solenne manifestazione celebrativa è prevista per i prossimi mesi.
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