Domenica 3 novembre la chiesa di Viterbo ricorda e festeggia i primi martiri evangelizzatori della Tuscia.
I santi Valentino e Ilario, l’uno sacerdote l’altro diacono, arrivarono nell’antica Surrena (oggi Viterbo) dall’oriente e cominciarono ad evangelizzare senza non poche difficoltà questo territorio fino a dare la vita per Gesù Cristo, furono infatti martirizzati nel 303 d.C sotto le persecuzioni avviate dall’imperatore Diocleziano e bagnarono con il loro sangue le pietre della primitiva città oggi diventate semplice luogo di turismo e di fede nei pressi del Ponte Camillario antica via consolare.
Da sempre i viterbesi e la chiesa hanno venerato le sacre reliquie (oggi conservate nella Chiesa Cattedrale) e fatto ogni anno memoria con particolare e attenta devozione.
Furono proclamati protettori contro il terremoto proprio a seguito del violento sisma del 1700 che provoco’ rovine e danni alla città ma nessun morto e di questo particolare miracolo i viterbesi attribuirono la protezione alla intercessione dei due santi.
Oggi sono patroni secondari della città di Viterbo e titolari della parrocchia dei Santi Valentino e Ilario proprio a loro dedicata nella periferia nord di Viterbo.
Domenica 3 novembre (memoria del martirio), alle 10.45 si terra’ una solenne celebrazione eucaristica nella chiesa/teatro a Villanova e alle ore 14.30 con partenza dalla rotonda di Valle Faul il pellegrinaggio a piedi nel luogo del martirio. Lì, dopo un momento di preghiera saranno offerti dei ceri e alcuni fiori.
Durante la giornata del 3 novembre, in Cattedrale, nella cappella a loro dedicata, saranno esposte solennemente le sacre reliquie oggi incastonate all’interno di uno splendido reliquiario.
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