Sabato d’autore al Consorzio delle biblioteche di Viterbo.
Ospite alle 17,30 nella sala conferenze Vincenzo Cardarelli, viale Trento 18e, Roberto Napoletano.
Giornalista, direttore del Sole24 Ore e saggista, presenterà il suo ultimo libro Promemoria italiano. Edito da Bur, Rizzoli Saggi, il testo riprende e rielabora una lunga serie di testi della rubrica Memorandum che Napoletano cura su la Domenica del Sole. Scritto con tratto spigliato, il libro ha la forza di una scavatrice pasoliniana che affonda nel tessuto sociale e psicologico della realtà italiana, convulsa e smarrita.
Le pagine che si susseguono rapide, seppur gonfie di spleen e candido languore, non lasciano spazio al mutismo ed alla sorda contemplazione stimolando di contro riflessioni, invitando a togliere la lampada da sotto il letto per prendere un cammino diverso. Un testo che, nella sua impostazione, ricorda molto da vicino i foscoliani Sepolcri, in corrispondenza con i quali emerge il ritratto di un’Italia devastata ed umiliata e la necessità impellente di guardare agli spiriti illustri del passato affinché suscitino un moto d’orgoglio, siano stimolo e sprono verso la redenzione di un paese nel quale è doveroso credere.
Così Machiavelli si trasforma in De Gasperi, Dante in Eduardo De Filippo, membri di un pantheon laico simile a quello di Santa Croce che seppe ridare unità, dignità ed essenza alla nazione, piantandone i basamenti sulla roccia, figli di una generazione che seppe rialzarsi dalle macerie di un mondo andato in frantumi sotto i bombardamenti del secondo conflitto mondiale.
Una guerra che sessant’anni dopo è meno sanguinolenta e decisamente più subdola, che si muove veloce come una combinazione binaria ed attacca lo spirito prima del corpo, per vincere la quale occorre un ritorno ad un’etica del servizio, della solidarietà, della fratellanza, togliendo il lerciume che si è accumulato negli ultimi decenni. Occorre dimenticare l’etica dell’Io e riscoprire quella del Noi.
”Siamo onorati di ospitare il direttore Napoletano – dice il commissario straordinario Paolo Pelliccia - avere una personalità del genere, il primo di un autunno nel corso del quale non mancheranno le sorprese, non è cosa di tutti i giorni. Rappresenta un vanto per la Biblioteca che va assumendo quel ruolo di faro culturale che le spetta. E’ un motivo d’orgoglio anche per tutta la cittadinanza, che avrà la possibilità di ascoltare dalla voce di un fine intellettuale, cosa sta realmente accadendo in questo delicato momento storico”.
No Comments