Un personal trainer digitale che alleni i ragazzi a studiare andando oltre il libro di testo. Si chiama “Educationinfluencer” l’iniziativa dell’associazione Juppiter e della cooperativa Gli Aquiloni avviata, per la prima volta, all’istituto comprensivo Fantappiè di Viterbo.
L’ha sperimentato la terza F che, tra pochi giorni, sosterrà gli esami di terza media. Un percorso di affiancamento agli studenti per stimolare l’apprendimento, affinando creatività e sensibilità, attraverso la digitalizzazione.
Fa parte di unprogetto sostenuto dal ministero dell’Istruzione e partito all’indomani dell’emergenza Coronavirus, dal nome “L’avventura ha le ali grandi”. La classe, da inizio anno scolastico, stava lavorando con gli educatori di Juppiter e degli Aquiloni all’approfondimento di un tema specifico: la memoria, per far capire loro come il passato non sia un corpo estraneoma una parte del presente.
Il lockdown ha costretto scuola, cooperativa e associazione a ripensare l’iniziativa a distanza. Così è nata l’idea di “Educationinfluencer”: un coach digitale – operatore di Juppiter – ha seguito i ragazzi passo passo.
Obiettivo: affrontare l’argomento memoria con metodi diversi dalla didattica tradizionale. Lezioni a base di videoconferenze, immagini attinte dal web, film, video su YouTube contenenti le testimonianze di chi ha fatto dell’importanza di non dimenticare una missione, proprio come Edith Bruck.
La scrittrice ungherese sopravvissuta alla Shoah è stata intervistata dai ragazzi a gennaio, poco prima della Giornata della Memoria; a maggio ha di nuovo “incontrato” la terza F in videochat, per un’intensa chiacchierata. “Edith Bruck è stata un po’ come la nostra influencer – spiega il presidente di Juppiter Salvatore Regoli -, un punto di riferimento dal quale lasciarsi ispirare e recepire messaggi altissimi: la vendetta non porta da nessuna parte; la memoria porta al cambiamento, o quantomeno, alla speranza.
Un progetto che è la nostra risposta all’emergenza e siamo orgogliosi sia stata immediata e fruttuosa. Nessuno potrà mai sostituire la scuola con la didattica a distanza ma, più che mai in questo momento, la tecnologia è tra le strade a disposizione dei giovani per la loro crescita. E a noi piace camminare insieme a loro”.
Coronamento di questa iniezione digitale le tesine dei ragazzi da presentare all’orale, tutte multimediali e incentrate sul tema della memoria, guardato da quattro angolazioni: indifferenza, perdono, resilienza, identità. Ogni studente ne ha scelta una e ha realizzato podcast, video e collage fotografici da illustrare alla commissione. Qualcuno ha allacciato l’argomento al Covid e alla strage di anziani provocata dal virus: la nostra memoria storica annientata dalla pandemia.
Un’originale occasione di apprendimento per i ragazzi, secondo la preside dell’istituto Fantappiè, Valeria Monacelli: “Hanno acquisito competenze di public speaking e digitali e, attraverso le challenge e i giochi interattivi, sono stati stimolati nella ricerca e nell’approfondimento. E soprattutto hanno imparato che si può essere un gruppo anche a distanza, abbracciando il cambiamento”.
La memoria è solo un primo passo. “EducationInfluencer” si presta particolarmente a tematiche non ricomprese nella didattica standard e legate al sociale: dall’educazione civica al rispetto dell’ambiente, passando per la storia del proprio territorio. Meglio se, come in questo primo esperimento, con un influencer/modello cui i ragazzi possano guardare.
Tra le idee in campo, anche quella di allestire uno spazio dedicato all’e-learning all’interno della scuola, accessibile agli studenti e alle loro famiglie e dotato di computer, stampante e collegamento a Internet.
Un’esperienza che Juppiter e Gli Aquiloni ripeteranno anche quando l’emergenza Covid sarà finita, con altre classi del Fantappiè e con altre scuole.
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