ACQUAPENDENTE – Prosegue la stagione del Teatro Boni di Acquapendente, diretta da Sandro Nardi, con uno spettacolo che vedrà protagonista Marco Falaguasta, per la regia di Tiziana Foschi: domenica 9 febbraio alle ore 17.30 sul palco aquesiano andrà in scena “Neanche il tempo di piacersi“, scritto da Falaguasta e Foschi insieme ad Alessandro Mancini.
Ragazzi spensierati e felici negli anni ’80, anni di prosperità economica del quale non sapevano niente ma ne respiravano l’ottimismo e la positività, sono diventati genitori in questi tempi pieni di incertezze e instabilità ma anche di progresso e connettività. Cosa ci portiamo dietro di quegli anni? Quanto è rimasto in noi di quello sguardo positivo con cui aspettavamo il futuro? Come le nuove tecnologie e procedure che i nostri figli utilizzano con disinvoltura, si sono inserite e hanno condizionato le nostre abitudini e il nostro modo di vivere la quotidianità? Tante volte ci si è scoperti a pensare che “eravamo meglio noi”, con le telefonate dal fisso o dalla cabina telefonica, le feste il sabato pomeriggio a casa con i genitori che controllavano che tutto filasse liscio, le interminabili partite al Subbuteo, gli occhialetti dell’Intrepido, i giornaletti e le videocassette porno riposte nei nascondigli più improbabili.
Però magari, un secondo dopo, ci si scopre a usare le app per noleggiare il car sharing o a rinnegare la moka per farsi il caffè più rapidamente con la cialda. Così come è complicato essere obiettivi con i nostri figli che giocano online e che ci superano quanto a velocità di esecuzione e capacità di avvalersi della tecnologia per interagire, prenotare hotel, cene, cinema, teatri. E’ complicato ammettere che le nostre abitudini, soprattutto di pensiero, stanno diventando vecchie e accettare che dobbiamo essere noi ad avanzare verso loro e non pretendere che siano loro a tornare indietro verso noi.
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