VITERBO – Marielisa Rossi e Piero Innocenti tornano a Viterbo dove hanno insegnato per molti anni nella Facoltà di conservazione dei beni culturali (Innocenti facendo a lungo anche il Direttore di Istituto e di Dipartimento) per parlare di Machiavelli.
Sono già usciti due poderosi volumi curati da loro due che portano il titolo Bibliografia delle edizioni di Niccolò Machiavelli: 1506-1914 per l’Editore Vecchiarelli di Manziana. E altri due sono in preparazione. Raccolgono le notizie su tutte le edizioni di opere del Machiavelli ma anche sulle opere che parlano di lui, che lo condannano, che lo plagiano, che lo traducono e che sono presenti in tutte le più importanti biblioteche conosciute del mondo (dalla Capitolare di Viterbo alla Library of Congress di Washington).
Ma perché studiare Machiavelli oggi? Mi dovete dire perché mai non si dovrebbe studiare Machiavelli se egli è, come una tradizione consolidata vuole, il campione dell’opportunismo, delle contorsioni, dell’ambiguità, in una parola di quella politica d’accatto che tanto caratterizza i nostri tempi. Pochi autori e poche opere quindi sono di attualità come quelle di Machiavelli che la società perbene del suo tempo provvide a far mettere all’Indice dove sono rimaste sino a che l’Indice dei libri proibiti non è stato abolito.
Di tutto questo e di altro il prof. Innocenti e la prof. Rossi parleranno al Centro diocesano di documentazione, a Palazzo papale, martedì 28 marzo 2017, con inizio alle ore 16.
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