VITERBO – Per il secondo anno consecutivo, Viterbo aderisce alla Settimana dello Shiatsu, la manifestazione organizzata dal 18 al 25 settembre dalla FISIeO (Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori) sul territorio italiano e internazionale con lo scopo di divulgare il metodo e la cultura di questa antica arte giapponese.
Giunta alla quinta edizione, la Settimana dello Shiatsu focalizza nel 2016 la sua attenzione sul rapporto tra Arte e Scienza e su come nel corso dei secoli si sia evoluto il dialogo tra discipline scientifiche e discipline umanistiche.
E dello “Shiatsu tra Arte e Scienza” si parlerà appunto giovedì 22 settembre a partire dalle 18 presso lo Spazio Biancovolta – via delle Piagge, 23 – in un incontro/conferenza sulle tematiche dell’Arte e della Scienza come strumenti sociali e di “interpretazione” della realtà, cui prenderanno parte relatori di diversa esperienza e competenza.
Ad aprire il dibattito sarà l’Assessore alla Cultura, Antonio Delli Iaconi; quindi, Giuliana Carcereri, professionista e insegnante Shiatsu Masunaga, che illustrerà come “l’artigiano” diviene “Mastro”, cioè del confine oltre cui un Operatore Shiatsu diviene un artista, mentre, allo stesso tempo, si rivolge a una realtà corporea con precise regole e strutture.
A seguire la fruttuosa esperienza di Chiara Palumbo e Paolo Manganiello, dell’Associazione Culturale Astarte, che da molti anni lavorano con forme di Teatro Sociale per l’integrazione e la socio-riabilitazione dei soggetti più deboli.
La serata si arricchirà poi della presenza di due registe viterbesi: Manuela Cannone ed Emanuela Moroni, che presenteranno il progetto del loro documentario “Amaranto”, raccontando come sia possibile vivere in maniera consapevole, in armonia con la natura, attraverso le storie di molti personaggi intervistati, famosi o meno.
A concludere, una voce più pragmatica: quella di Luigi Cerolini, insegnante in Scienze Motorie, che ci illuminerà sulle nuove frontiere nel campo della Motricità e del lavoro corporeo, orientato all’ottenimento di una postura funzionale, ma ancor di più, al recupero di alcuni “disequilibri” come la dislessia e la difficoltà di apprendimento.
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