CAPRAROLA – A Caprarola si svolge ogni anno dal 2008 un Festival davvero sui generis, nato nel ricordo di due uomini, Maurizio Bruziches e Gianni Tossini, giovani d’età e di spirito, scomparsi troppo presto ma viventi sotto forma di note musicali e poesia nelle serate d’estate in cui il canto delle cicale lascia il posto alle note dei numerosi artisti che si sono esibiti per nove anni sul palco di “Di Voci e Di Suoni”.
Giovanna Marini, Tosca, Giorgio Tirabassi e tantissimi altri: il meglio della musica e del teatro popolare direttamente dai grandi palcoscenici del mondo a quello, forse più piccolo ma non meno suggestivo, allestito fino all’anno scorso nel cortile del Palazzo Farnese e da quest’anno presso il piazzale del bellissimo convento di Santa Teresa dalla Compagnia Teatro Popolare “P. Liuzzi” che organizza la rassegna.
Valori antichi e musica popolare, solidarietà e senso di comunità: queste le bussole della Compagnia che ogni anno devolve gli introiti del Festival all’Associazione Amistrada (che sostiene i ragazzi e le ragazze di strada di Città del Guatemala) di cui Maurizio Bruziches è stato co-fondatore.
Il prossimo 20 agosto, alle ore 21.30 uno spettacolo atteso ormai da settimane per il quale si preannuncia il tutto esaurito dopo i successi delle quattro serate che l’hanno preceduto.
Il duo Antoniozzi-Poli ha scelto infatti il Festival “Di Voci e Di Suoni” per un’esibizione che lascerà il pubblico senza fiato: “Voci ‘e notte”, un viaggio nella tradizione musicale italiana.
Sarà un grandioso concerto di canzoni popolari interpretate da due eccezionali e promettenti voci liriche della Tuscia, un evento quindi da non perdere per nessuna ragione.
“Voci ‘e notte” è una passeggiata musicale che, partendo dalla canzone napoletana, si snoda attraverso un percorso che abbraccia un patrimonio culturale che ha reso l’Italia famosa nel mondo: la canzone melodica. Figlia legittima delle melodie operistiche, la canzone melodica trova nella voce lirica il suo interprete ideale, capace di restituirle quello smalto e quella lucentezza che fanno parte integrante della tradizione del “belcanto”, una tradizione di cui siamo ancora depositari e che fa parte della nostra identità nazionale. Alfonso Antoniozzi e Antonio Poli, che di questa tradizione si fanno ambasciatori nei più grandi teatri italiani ed esteri, intendono con questo concerto regalare agli spettatori una notte di musica, di suggestioni che vengono dal nostro passato e dalla nostra storia, sperando con questo di dimostrare che tutta la musica, quando tocca l’animo umano, è musica “leggera”.
Il giovane tenore italiano Antonio Poli ha studiato a Roma con il Maestro Romualdo Savastano. Nell’anno 2010 ha vinto il primo premio ed il premio del pubblico al prestigioso Concorso Internazionale Hans Gabor Belvedere di Vienna e nello stesso anno ha preso parte al Progetto Giovani cantanti del Festival di Salisburgo. L’artista è stato ampiamente acclamato nel ruolo del Conte di Almaviva nell’opera “I due figaro” di Mercadante diretto da Riccardo Muti al Festival di Pentecoste a Salisburgo, al Ravenna Festival e al Teatro Real di Madrid. Nell’ambito concertistico ha cantato nei più importanti Festival internazionali, diretto da Riccardo Muti, Rolf Beck, Jesus Lopez Cobos Antonio Pappano.
Alfonso Antoniozzi è invece considerato dalla critica “il miglior baritono buffo Italiano”: è un basso-baritono, allievo del celebre maestro Sesto Bruscantini. Il suo repertorio comprende tutti i grandi ruoli da “basso buffo”: ‘Don Bartolo’ ne Il barbiere di Siviglia di Rossini, ‘Don Magnifico’ ne La Cenerentola di Rossini, ‘Don Geronio’ ne Il turco in Italia di Rossini, ‘Dulcamara’ ne L’elisir d’amore di Donizetti, ‘Don Pasquale’ nel Don Pasquale di Donizetti, ‘Fra’ Melitone’, ruolo buffo nella tragicissima Forza del destino di Verdi, cui va aggiunta una grande frequentazione col Mozart italiano, soprattutto ‘Leporello’ in Don Giovanni e ‘Don Alfonso’ in Così fan tutte, oltre ai title roles in Falstaff di Verdi e Gianni Schicchi di Puccini. Nel corso della sua trentennale carriera ha calcato i palcoscenici dei maggiori teatri del mondo come il Teatro alla Scala di Milano, il Covent Garden di Londra, il Berliner Staatsoper, il Metropolitan di New York, il Capitole di Toulouse, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, il Wiener Staatsoper, la San Francisco Opera, l’Opéra di Parigi, il Concertgebouw di Amsterdam.
Il duo Antoniozzi-Poli sarà accompagnato da Giuseppe Garberoli al pianoforte, Misia Sophia Jannoni Sebastianini al violino, Michele Villetti alla batteria, Giuliano Baldassi alla chitarra, Désirée Giove alla voce.
Tutto questo andrà in scena sabato 20 agosto alle ore 21.30 presso il piazzale di Santa Teresa, davanti al bellissimo convento seicentesco dei padri carmelitani.
Ricordiamo infine che per il primo anno i biglietti del Festival potranno essere acquistati sia al botteghino, sia all’Ufficio Turistico Comunale di Viterbo (0761 325992), l’enoteca Bacco & C. di Caprarola (0761 645028) e il bar “Il Centrale” (0761 752230) di Canepina con diritti di prevendita. In caso di maltempo lo spettacolo si terrà ugualmente.
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