Autorevolissimo momento culturale sabato scorso a Civita Castellana.
Presso la Sala delle Conferenze della Curia Arcivescovile, si è tenuta, con la presenza di esperti e dell’autore stesso, la presentazione del volume di Mario Primicerio “Con La Pira in Vietnam” , edizioni Polistampa e prefazione di Romano Prodi.
Il libro narra dell’ avventuroso viaggio di Primicerio e La Pira ad Hanoi, nel tentativo di strappare ad Ho Chi Minh una promessa di pace e, contemporaneamente, scongiurare un’inutile carneficina.
In realtà la soffiata ad un giornale americano fece naufragare l’ambizioso progetto e la storia racconta il tragico epilogo dell’atroce guerra del Vietnam.
Prendendo spunto dalla narrazione, i relatori hanno delineato alcuni punti fondamentali della figura di Giorgio La Pira. A partire dal pacifismo che lo caratterizza.
“Un pacifismo evangelico e facilmente riconducibile alla dottrina di San Francesco, che ripudia la guerra nella maniera più assoluta e che incarna, in un’unica persona, l’aspetto profetico e quello politico.
La Pira non auspicava ad un effimero cambiamento – ha spiegato il prof. Bianco dell’ Università di Sassari – ma cercava gli strumenti politici per poterlo mettere in pratica nel contingente.
Per questo motivo il viaggio in Vietnam non fu improvvisato ma programmato con la precisa intenzione di poter ottenere il risultato sperato.
In questa prospettiva anche il processo di disarmo non può essere una semplice aspirazione ma va attuato in maniera decisa a livello politico.”
“La Pira con lo studio ed i viaggi – ha aggiunto il prof. Rizzacasa dell’Università di Perugia, ha sempre cercato di applicare l’idea inconsueta della politica che va oltre la storia, ovvero condotta “con il Vangelo in mano”.
“Il libro di Primicerio – ha illustrato il prof. Tranfaglia dell’Università di Torino – è una pagina straordinaria di storia contemporanea, anche per il suo alto valore documentale. A quell’epoca La Pira arrivò addirittura a parlare personalmente ad Ho Chi Min, come nessun altro esponente politico di allora era riuscito a fare. La sua fu perciò un’impresa di primo piano nello scacchiere internazionale.
“Ho sentito il dovere di scrivere questo volume – ha concluso l’autore Primicerio – perché avendo vissuto in prima persona quest’esperienza eccezionale non potevo certo non farla conoscere, anche per fornire una foto attendibile della reale situazione dell’epoca in Vietnam. Ne è ulteriore riprova la notizia che mi è arrivata proprio in questi giorni che una casa editrice di Hanoi ha deciso di tradurre il libro in vietnamita.”
L’incontro, organizzato dall’associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”, con il patrocinio della Fondazione “Giorgio La Pira”, dell’Accademia di studi storici “Aldo Moro” e dell’Archivio storico Flamigni, è stato introdotto dal dott. Emilio Corteselli (Presidente Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”).
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