VITERBO – Non solo San Pellegrino. Nonostante il cuore del quartiere medioevale sia da sempre l’epicentro dell’esplosione floreale che ogni anno puntualmente si realizza in occasione di San Pellegrino in Fiore, quest’anno l’onda lunga della tradizione ha trascinato con sé molte altre aree della città dentro le mura, che sono entrate con slancio e iniziativa nel calendario degli eventi.
Ne è scaturito un coinvolgimento pieno del centro storico, anche di quelle parti che solitamente restano fuori dalla sfera della movida cittadina, orbitante oramai verso Colle del Duomo. La trentesima edizione di San Pellegrino in Fiore porta alla ribalta il complesso della Trinità, nel quartiere San Faustino, una parte del tessuto urbano a volte dimenticata, ma che è stata in passato uno dei nodi cardine nella trama della storia locale. Grazie all’impegno della Pro Loco e del convento della Trinità saranno veramente tante le iniziative che animeranno in questi tre giorni il monumentale complesso custodito dai frati agostiniani e sede del culto della Madonna Liberatrice. La sala del Cenacolo, sabato trenta aprile, alle ore 17,00, farà da scenografia a balletti, villanelle, canzonette nelle corti del ‘500. Sarà possibile ascoltare il Coro polifonico “Santa Maria dell’Edera di Viterbo”, con letture da “Il Cortegiano”, di Baldassarre Castiglione. Maestro direttore Lucia Giorni, Clavicembalo Maestro Dimitri Desideri. I testi saranno a cura di Rosario Desideri. Alle ore 21,00, dello stesso giorno,i riflettori saranno puntati nuovamente su San Faustino, con la Pro Loco e il circolo culturale “Il Quadrante” che guideranno alla scoperta di vicoli e piazze di un quartiere ricco di testimonianze storiche, grazie all’iniziativa“San Faustino racconta: tra storia, cinema aneddoti e curiosità”. Nella tarda mattinata del 1° maggio, alle ore 12,30, il complesso della Trinità aprirà ancora le porte a una visita con pranzo rinascimentale nel chiostro, per assaporare fino in fondo tutta l’atmosfera e lo spirito di un’epoca passata. Ma la Trinità sarà protagonista in ogni istante di questi tre giorni di San Pellegrino in Fiore con iniziative permanenti, come la mostra che si terrà presso l’aula Mendel,“I colori del Perù”, che ricostruirà con straordinarie foto e pezzi di artigianato il profilo e lo spirito di un popolo. Nelle sale del Trecento, inoltre, sarà possibile ammirare la mostra “San Pellegrino in Fiore Story”: un autentico viaggio a ritroso nel tempo, che ci permetterà di recuperare attraverso le immagini la memoria di un universo di emozioni, colori, profumi, che hanno fatto da cornice al trascorrere di numerosi anni di storia locale. Il mosaico di fiori che avvolgerà in un abbraccio gioioso il centro storico, arriverà anche al complesso degli agostiniani con “Trinità in Fiore”, un allestimento floreale di uno dei chiostri rinascimentali più belli del Lazio, a cura anche di Agenzia Propaganda e dei Vivai Vignolini
No Comments