RASSEGNE – L’omaggio a Duke Ellington apre il Tuscia in Jazz

CASTIGLIONE IN TEVERINA – Si apre con un omaggio ad uno dei più grandi musicisti della storia la quindicesima edizione del Tuscia in Jazz.

Il 24 marzo nella sala concerti del Muvis Museo del Vino di Castiglione in Teverina alle 21.30 il festival renderà omaggio a Duke Ellington considerato uno dei più importanti compositori di tutta la storia del jazz e uno dei grandi compositori Americani del 1900.

Durante una carriera durata 60 anni, le composizioni di Ellington hanno toccato generi distinti dal jazz, quali il blues, il gospel, le colonne sonore e la musica classica.

Nessuno nel jazz è mai stato tanto onorato nel suo tempo e anche dopo la morte. Pochi sono stati registrati così tanto, nessuno ha superato la qualità o la quantità delle sue composizioni, nessuno ha diretto un’orchestra per così tanto tempo, e di nessun altro, se non di Louis Armstrong, si può dire che abbia avuto un impatto maggiore su questa musica.

Nel corso della sua vita vi sono state nazioni che hanno stampato francobolli con la sua effigie. Ha ricevuto la più alta decorazione civile della sua patria, la Medaglia della Libertà. Negli anni seguenti la sua morte la sua musica viene costantemente mantenuta in repertorio; un’imponente mostra intitolata “Oltre le categorie” è stata montata e portata per tutta l’America sotto gli auspici della Smithsonian Institution; e fans riuniti in associazioni si incontrano annualmente nelle maggiori città del mondo.

Biografie e riedizioni dei suoi dischi tengono sempre vivo il nome di Ellington. E’ difficile immaginare un tempo in cui il nome Duke Ellington non era una parola familiare, quando la sua musica era vista da alcuni critici come irritante e rozza nel suo esotismo ed altri dubitavano addirittura che potesse essere definita jazz.

Poi c’era la personalità impenetrabile di Ellington – all’esterno cortese, raffinata e distaccata; in privato socievole e scherzosa, ma con un muro di riservatezza che solo a pochi era concesso penetrare – da cui si ricava il profilo di un uomo del mistero che, come la sua musica, reclamava un’ attenzione non superficiale.

A dirigere il concerto il bassista Enrico Mianulli, già direttore dell’Orchestra Jazz della Tuscia e della Enrico Mianulli Cool Jazz Orchestra, e che vanta collaborazioni con grandi artisti come: Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Stefano Di Battista, David Kikoski, Francisco Mela, Shawnn Monteiro solo per citarne alcuni.

A suonare con Enrico Mianulli sul palco del festival ci saranno tutti quei musicisti che nei giorni del festival insegneranno ai seminari e suoneranno ai concerti con i loro progetti. Donnie Mc Caslin, Aldo Bassi, Elisabetta Antonini, Fabio Zeppetella, Nat Wood, Jason Lindner e Matt Clohesy ci daranno così un assaggio di quello che poi sentiremo nei giorni del festival. Dopo il concerto la Jazz Restaurant si terrà una Jam Session con spaghettata a mezzanotte.


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Data
24/03/2016
21:30 - 22:30

Organizzatore

Location
Muvis

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