VITERBO – Nel fine settimana più vicino al 22 febbraio di ogni anno, le Guide e gli Scout di tutto il mondo ricordano il compleanno del fondatore dello Scoutismo, Robert Baden Powell, e della moglie Olave, che è stata Capo mondiale della parte femminile dello stesso movimento.
La giornata prescelta è denominata “Thinking Day” e, quest’anno, viene celebrata domenica 21 febbraio; la “Giornata del Pensiero” è un’occasione, per i ragazzi e le ragazze di tutto il mondo, per approfondire la conoscenza di temi importanti, che toccano da vicino i loro coetanei, e per impegnarsi a cambiare in meglio la realtà che li circonda: quindi, ogni anno vengono organizzate attività volte ad aiutare il prossimo in difficoltà
Le Branche E/G (dai 12 ai 16 anni) ed R/S (dai 16 ai 21 anni) della Zona Tuscia AGESCI, stavolta, hanno deciso di organizzare qualcosa di diverso dal solito, partendo dal fatto che, purtroppo, si sta vivendo l’ennesimo periodo storico in cui sono proprio i giovani di quest’età ad essere “prossimo in difficoltà”.
Perciò, domenica 21 febbraio, dalle ore 10,00 alle ore 12,30 circa, presso il teatro San Leonardo di Viterbo, si terrà un convegno di sensibilizzazione e prevenzione sull’uso di sostanze stupefacenti, intitolato “Vuoi trasgredire, non farti”, dedicato alla testimonianza di Giorgia Benusiglio, scrittrice del libro che porta il medesimo titolo.
Giorgia Benusiglio, nata a Milano nel 1982, all’età di 17 anni è stata miracolosamente salvata – con un trapianto di fegato – per aver assunto una piccola quantità di ecstasy che, nel giro di poche ore, le ha messo a rischio la vita.
Durante quel ricovero ha giurato a se stessa che, se ne fosse uscita viva, avrebbe dedicato la sua vita a parlare ai ragazzi dei rischi legati alle droghe.
Anni dopo, appena ne è stata in grado, ha mantenuto la promessa che si era fatta in ospedale.
Ha studiato, si è aggiornata, ha cercato di capire, ha voluto andare fino in fondo. In poco più di 10 anni si è costruita il suo bagaglio personale di conoscenza sull’argomento droga e, più in generale, sulla devianza giovanile.
Lo ha fatto, soprattutto, andando di scuola in scuola e cercando di fare opera di prevenzione, con il supporto e la collaborazione dei docenti e dei tanti esperti di riferimento che negli anni ha imparato a conoscere e ad apprezzare. La parola d’ordine è informare, informare, informare.
Raccontando e spiegando, mostrando e sforzandosi di capire (l’esercizio più difficile).
Fino a oggi ha incontrato più di centomila ragazzi, il suo libro è stato tradotto e diffuso in vari Paesi d’Europa.
Tra gli altri, il 9 gennaio 2016, a Viterbo, ha ricevuto il premio “Maestro Fardo”, premio alla virtù civica e solidarietà, per il suo impegno giornaliero e per come educa alla vita contro le droghe, esempio e stimolo per centinaia di giovani.
Dal momento che un’esperienza come quella capitata a Giorgia può succedere a qualunque adolescente che decida di passare una serata un po’ più “allegra” del solito, si è deciso di aprire l’evento anche a coloro che non sono Scout ma che vorranno sfruttare l’occasione per un confronto tra coetanei, per affrontare e discutere una problematica molto attuale e contestualizzata alle fasce d’età presenti, con spunti di riflessione e provocazione, forti e coinvolgenti
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