-da Unione della Tuscia-
Si è svolta il 19 dicembre, presso il Caffè Letterario, l’evento “imMensa”: raccolta fondi natalizia che quest’anno l’UDT ha deciso di destinare all’acquisto dei buoni pasto per le famiglie in difficoltà economica.
L’evento, che ha visto una sala gremita e attenta, con la partecipazione del Consigliere Regionale Daniele Sabatini, del Consigliere comunale Gianmaria Santucci e l’inaspettata, ma quanto mai gradita presenza del Senatore Ferdinando Signorelli, ha permesso di dare un segno concreto al sociale; argomento e settore tra i più bistrattati sia a livello locale che nazionale.
Il C.A.D. che si è occupato di individuare le famiglie bisognose, ci ha palesato la necessità di ripetere quanto prima questa esperienza vista l’indigenza dilagante nella nostra provincia. Questo non ci stupisce purtroppo, nonostante altre associazioni-comitati interpellati in fase di organizzazione – comitati che si sono fatti promotori di azioni importanti proprio contro l’aumento dei buoni pasto – ci consigliassero di destinare quanto raccolto ad altri scopi perché non risultavano essere a conoscenza di situazioni economiche difficili.
Dobbiamo dire grazie anche ad UGL, sindacato col quale abbiamo intrapreso un percorso comune di difesa dei diritti, nella persona del Sig. Massimo Basili, neo-segretario provinciale che ci ha affiancato dal primo all’ultimo momento.
Avremmo voluto fare un enorme ringraziamento anche a tutte le testate giornalistiche che, visto l’argomento, avevamo pregato di evidenziare l’evento, ma come spesso succede, quando si tratta di “sociale” non si pone la stessa attenzione dei battibecchi da prima elementare che invece abbiamo visto campeggiare sulle prime pagine locali. Ovviamente con le dovute eccezioni che rimarranno impresse nella nostra memoria.
Ma tant’è, l’UDT va avanti per la sua strada, passa ai fatti, non si sofferma alle chiacchiere da bar e ai capricci. Facciamo tutto con i nostri pochi mezzi e questo ci rende orgogliosi di ogni piccolo aiuto che possiamo far avere ai nostri concittadini. Nella massima trasparenza, pubblichiamo la ricevuta dell’acquisto dei buoni pasto. Ma non perché siamo più bravi: siamo normali.
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