Evviva Santa Rosa. È questo il titolo del libro di Antonio Riccio presentato a Palazzo dei Priori. L’opera, edita da Davide Ghaleb editore, fornisce un’interpretazione etnografica della Macchina di Santa Rosa e ricostruisce la storia e la tradizione attraverso racconti di facchini di Santa Rosa e viterbesi. L’autore e antropologo Antonio Riccio ha curato per l’Unesco tutta la fase di catalogazione della festa di Santa Rosa, fase necessaria per l’ottenimento del riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità.
La presentazione del volume, avvenuta in Sala Regia, ha visto l’intervento del sindaco Leonardo Michelini e del presidente del Sodalizio Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini. Al tavolo dei relatori, oltre all’autore, erano presenti Luciano Osbat per il Centro diocesano di documentazione per la storia e la cultura religiosa, Marco D’Aureli, curatore della collana di antropologia “Contemporanea” e Quirino Galli, per il Museo delle tradizioni popolari di Canepina. L’evento è stato arricchito dalle letture a cura di Antonello Ricci e Pietro Benedetti. Tra il pubblico anche gli assessori Barelli e Delli Iaconi e i consiglieri Bizzarri, De Alexandris, Scorsi e Mongiardo. Presenti alcuni facchini di Santa Rosa, tra cui il capofacchino Sandro Rossi. L’evento è stato moderato da Diana Ghaleb.
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