TARQUINIA – Sabato 14 febbraio alle 16,00 a Tarquinia, nella Ex Sala Capitolare degli Agostiniani di San Marco (Barriera San Giusto), conferenza del prof. Giuseppe Maria Della Fina: “La scoperta delle tombe Golini I e II ad Orvieto (1863): la nuova Italia e la difesa del patrimonio archeologico.”
“Il rinvenimento di due tombe dipinte – denominate successivamente Golini I e II dal cognome dello scopritore – nel 1863 nel territorio di Orvieto fu un evento: si trattava, infatti, della prima scoperta di tale testimonianza dell’artigianato artistico etrusco nell’area dell’antica Velzna (Orvieto).
Un rinvenimento che ebbe la forza di mutare gli indirizzi di fondo della ricerca archeologica in questa zona dell’Etruria e di attirarvi le attenzioni del mondo scientifico e gli interessi del mondo antiquario del tempo, proprio negli anni in cui il nuovo Regno d’Italia iniziava a misurarsi con la gestione del patrimonio archeologico nazionale.
Intorno al rinvenimento e alla sua gestione si adoperarono personaggi di primo piano dell’archeologia dell’Ottocento: Giancarlo Conestabile Della Staffa, Ariodante Fabretti, Gian Francesco Gamurrini, Adolfo Cozza”.
Giuseppe M. Della Fina è direttore scientifico della Fondazione per il Museo “C. Faina” e docente a contratto di Etruscologia presso l’Università degli Studi dell’Aquila. Collabora alla rivista “Archeo”, di cui è membro del Comitato scientifico, e alle pagine culturali del quotidiano “La Repubblica”. Dirige, inoltre, la rivista “Archaeologiae. Research by Foreign Missions in Italy”.
Ha scritto numerosi volumi di archeologia e storia antica per editori italiani e stranieri e curato diverse mostre di carattere archeologico.
Da ultimo, si segnalano il manuale universitario Gli Etruschi, scritto insieme a Giuseppe Sassatelli, la monografia della rivista Archeo Gli Etruschi si raccontano. Personaggi, tempi e luoghi e il volume Il mare inquieto della quiete. Una storia degli Etruschi.
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