Arte, musica, bellezza e un tuffo nel passato grazie alla Belle Epoque: un’ora e mezza incantevole e incantata grazie alle sapienti mani del maestro Matteo Biscetti e all’eleganza della voce del soprano Mariella Spadavecchia. A corredo le 180 foto originali di Lina Cavalieri messe in mostra dal collezionista Mauro Galeotti.
Ed è proprio il giornalista, memoria storica di una Viterbo che fu, ad aprire le “danze”, raccontando l’enorme lavoro fatto per raccogliere più materiale possibile di una concittadina illustre che concittadina non è. Tutta colpa, o merito aggiungiamo noi, vista bellezza delle cartoline, di un errore sulla Treccani, che riportava data e luogo errato: Lina Cavalieri non è nata il 25 dicembre 1874 a Viterbo, ma l’anno successivo a Roma, Trastevere per la precisione. “La mia fortuna – ha aggiungo Galeotti – è stata la famiglia d’origine, perché un po’ di sangue viterbese nella bellissima Natalina c’è, è quello della mamma, Teonilla Peconi, di Onano. Così la mia collezione è salva e può onorare quella che sarebbe diventata la ‘donna più bella del mondo’, inizialmente venditrice di verdure e poi rilegatrice di giornali in una casa editrice. Non ebbe mai la grandissima voce che ci si aspetta con il suo successo, ma ammaliò ogni uomo che incontrò sulla sua strada. Ben cinque ne sposò, e non è dato sapere come se ne liberò al tempo, ma di certo rispose sempre no all’uomo che le chiedeva di abbandonare la carriera. Oggi la conosciamo meglio grazie alle parole di D’Annunzio e Trilussa, che omaggiarono la sua bellezza, e anche attraverso una biografia che fece realizzare nel 1936 da una giornalista e, successivamente, dalla rappresentazione cinematografica del ’55 con la Lollobrigida protagonista. Non lo diciamo ad alta voce, ma cantava meglio la Lollo che la bella Lina!”
La “Massima testimonianza di Venere in Terra” morì l’8 febbraio 1944 a Firenze sotto i bombardamenti aerei; a distanza di settant’anni dal suo addio è stata ricordata in musica, con lo speciale concerto dell’affiatato due Biscetti/Spadavecchia. Il pianoforte rosso e tantissimo pubblico che ha riempito la sala dell’hotel Salus Terme hanno fatto da contorno ad una festa speciale, sulle note delle arie più amate da Lina Cavalieri e soprattutto sulle canzoni da Café Chantant, che Mariella Spadavecchia ha reso simpatiche e graziose, giocando con paillettes e piumini, diventando addirittura la “chantosa” e viaggiando tra Francia, Spagna e Italia, a cui è stato dedicato anche un momento con l’Inno di Mameli. Applausi per il maestro Biscetti che, oltre ad accompagnare nel bel canto, ha proposto al pianoforte i brani più amati, tra cui La campanella, impegnativa composizione di Paganini riscritta da Franz Liszt. Conclusione a tema con i brani del Natale, cantati insieme al pubblico presente, che vedeva anche l’attrice Vanessa Gravina, all’Hotel Salus per un rilassante momento a base di terme e benessere.
Un vernissage musicale graditissimo, che ha avviato l’esposizione delle cartoline d’epoca della collezione di Mauro Galeotti, esposte fino al 28 dicembre nell’Hotel Salus Terme.
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