Un’altra serata all’insegna dei filoni trasversali quella di ieri sera al JazzUp che, come sempre, è riuscita a catalizzare in piazza del Gesù tantissime persone.
Se a partire dalle 22 è andata in scena l’eccellenza del jazz con i grandi nomi di Greg Burk e del flautista Nicola Stilo, che con una performance straordinaria hanno, ancora una volta, confermato l’elevato livello della loro fama, la vera rivelazione è stata la band che si è esibita nel tardo pomeriggio, i Cartoon Shock.
Sotto il palco del JazzUp è andata in scena una nuova rivoluzione culturale: quella della musica che unisce tre generazioni e che riesce a coinvolgere persone di ogni età grazie alla magia dei cartoni animati.
Ieri sera, sulle note di Kiss me Licia i quarantenni si sono ritrovati a ballare scatenati insieme ai bimbi di tre anni, facendo, per un’ora, un salto indietro nel tempo.
La forza dei Cartoon Shock sta proprio in questa passione coinvolgente che riescono a trasmettere con le loro vulcaniche esibizioni.
“Noi suoniamo innanzitutto per divertimento – spiegano – e, nonostante il nostro progetto sia nato da solo un anno e mezzo, possiamo già contare su un pubblico di appassionati che ci segue nei nostri concerti”.
Come mai la scelta di un genere così originale?
“In primis per necessità – commentano ridendo – visto che avevamo solo tre strumenti a disposizione e non potevamo certo spaziare in generi più impegnativi. A parte gli scherzi, cimentandoci nelle cover di cartoni animati, abbiamo scelto di portare sul palco una nostra passione. Questo tipo di musica, tuttavia, nel nord Italia, a partire da Firenze, è già una realtà consolidata da molti anni. Basti pensare al Lucca Comics che, ad ogni edizione, riesce a calamitare l’attenzione di numerosissime band e di migliaia di appassionati.”
“La particolarità del gruppo è che non ci limitiamo solo ad eseguire, ma ri-arrangiamo anche tutti i brani alla nostra maniera.”
Pensate di attualizzare il vostro repertorio anche con le sigle dei cartoni più recenti?
“Assolutamente no, Peppa Pig non la faremo mai!”
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