MUSICA – Il JazzUp una vetrina per i giovani e per il territorio

“Viterbo è una città bellissima”. E’ un sentimento unanime quello che ieri sera ha pervaso gli animi degli spettatori presenti al JazzUp a Piazza del Gesù.

Sarà stato per l’atmosfera soffusa creata dalla musica unita all’odore di pioggia dopo il temporale, o per la presenza di tanti giovani su un palco vibrante di entusiasmo, fatto sta che i commenti a margine della serata hanno avuto tutti un comune denominatore, l’apprezzamento sincero per la città e per le sue meraviglie che ogni volta hanno il potere di stupire.

“ Viterbo è così suggestiva che è stata anche immortalata anche nello spettacolo Rugantino, in cui ho recitato recentemente insieme a Brignano, dice Vincenzo Failla, il Mastro Titta della commedia, ospite della serata insieme all’attore Marco Massimiani e al musicista Paolo Tombolesi.
Ieri sera, oltre alla città, i veri protagonisti però sono stati i giovanissimi talenti del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, che, guidati dal maestro Alberto Giraldi pianista, compositore e arrangiatore, hanno portato, sul palco del JazzUp GAME, un progetto sperimentale che ha l’obiettivo, come ha spiegato lo stesso maestro Giraldi: “Di creare un incrocio tra il Jazz, la musica popolare e i linguaggi tradizionali, in una mescolanza di generi che ha una valenza anche formativa per dei ragazzi giovanissimi come quelli che si sono esibiti stasera.”
Un’ orchestra che Failla paragona ad un blocco di marmo che deve essere modellato per far emergere la bellezza perché: “L’arte è una tensione continua alla ricerca della perfezione, un perenne togliere per scoprire ciò che si nasconde dietro orpelli e sovrastrutture che nascondono la perfezione stessa.”
Il terzo protagonista dell’appuntamento, ovviamente, non poteva che essere il JazzUp. “Un contenitore molto interessante per diffondere un genere musicale che purtroppo non gode, attualmente, di spazi adeguati” – dice Roberto Celletti, il vibrafono dell’orchestra.
“Per noi è un enorme onore poter suonare in questo festival, che rappresenta un’eccellente vetrina soprattutto per i giovani” aggiungono Ivan Liuzzo e Francesco Lombardi.
“Il JazzUp costituisce un’ottima possibilità per far conoscere ai ragazzi un genere di sonorità cui non sono abituati, essendo soliti ascoltare la radio in streaming – chiosano Antonio Lana e Marco Pistone – quindi ben vengano le rassegne come questa che ci permettono di diffondere la musica che più amiamo”.
“Il jazz è una forma di comunicazione – ha concluso l’assessore Alvaro Ricci, presente tra il pubblico – e Viterbo deve quindi ringraziare JazzUp che permette di far conoscere il nome della città portando avanti un’eccellente operazione di valorizzazione del territorio.”

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