– di Eleonora Straffi –
I ritardi dei treni non sono riusciti a fermare il flash mob indetto ieri dal comitato dei pendolari di Orte. L’evento, infatti, è stato posticipato di 20 minuti per dare la possibilità ai colleghi di essere partecipi. E così è stato.
Al primo binario della stazione di Orte numerosi pendolari armati di bandiere dell’amata patria hanno sfilato e cantato a squarciagola l’Inno d’Italia. A capeggiare il tutto, il neo eletto sindaco Moreno Polo, che armato di megafono, ha incitato i suoi concittadini (e non) a farsi sentire.
Una manifestazione pacifica per una buona causa. L’idea del flash mob è una protesta contro la Regione Umbria che ha deciso si sopprimere la fermata alla stazione di Orte dei treni 8:01 e 17:58. Due convogli in pieno afflusso di pendolari.
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