I sindaci firmano il protocollo di intesa.
Anche Civitavecchia ha approvato l’intervento. Civiter, l’accordo tra le città dell’Italia di mezzo – Terni, Viterbo, Rieti e Civitavecchia – è ora un progetto vero e proprio, che sarà posto all’attenzione delle regioni Umbria e Lazio e del Governo centrale. Alla ricerca di finanziamenti e azioni operative, a iniziare da quelle per le infrastrutture e la valorizzazione dei territori.
Il protocollo di intesa è stato sottoscritto questa mattina, a Palazzo Spada, dai sindaci di Viterbo Leonardo Michelini, di Rieti Simone Petrangeli e di Terni Leopoldo Di Girolamo. Per quanto riguarda Civitavecchia, l’atto è stato approvato dall’amministrazione comunale uscente, ma al momento il Comune è retto dal commissario governativo.
“Giornata rilevante, quella di oggi – hanno detto i firmatari – entra nella fase viva un progetto che ora sarà posto all’attenzione di tutti gli interlocutori regionali e nazionali e che ha comunque già degli elementi operativi. Civiter è un modello di collaborazione tra città medie che si pone all’attenzione nazionale. Le realtà cittadine hanno dimostrato di sapere reagire meglio alla crisi di altri contesti, la necessità di creare sinergie vuol essere una risposta ancora più efficace, anche nella possibilità di interloquire e rispondere alle esigenze di una grande realtà metropolitana come Roma che ha bisogno di delocalizzare e che costituisce il primo polo italiano delle tecnologie”.
Il progetto Civiter – acronimo delle 4 città Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti – nasce “dal basso”, dall’iniziativa dei sindaci e delle amministrazioni comunali ed è costruito intorno a tre principali pilastri. Lo sviluppo di politiche territoriali integrate tra le città medie a nord dell’area metropolitana romana a partire dalle specializzazioni di ciascuna area urbana. Il completamento e lo sfruttamento dei vantaggi competitivi dei collegamenti infrastrutturali a partire dalla superstrada che da Civitavecchia, passando per Viterbo e Terni, raggiunge Rieti, passando per le strutture e i servizi logistici del porto di Civitavecchia, dell’interporto di Orte e della piattaforma logistica di Terni e Narni. Senza dimenticare l’asse Civitavecchia Ancona e l’interporto di Jesi. L’inserimento nei piani dell’agenda urbana nazionale e in quelle delle regioni Umbria e lazio previste dalla programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei per lo sviluppo. Entro questi pilastri si intende sviluppare ogni possibile integrazione e collaborazione. Con uno sguardo puntato sull’area metropolitana romana, facendo leva sulle filiere produttive legate alle specializzazioni dei quattro territori: i servizi logistici, la cultura e l’università, l’innovazione industriale, il turismo e il tempo libero. Il protocollo firmato stamattina dai sindaci è l’atto di avvio del progetto. Seguiranno nel corso dell’anno le prime fasi di attuazione, il negoziato con i governi regionali dell’Umbria e del Lazio, la collaborazione con i ministeri interessati, dallo sviluppo econommico alle infrastrutture, lo sviluppo del partenariato locale, pubblico e privato, dall’autorità portuale di Civitavecchia alle associazioni imprenditoriale dei territori.
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