Domenica 27 Aprile Acquapendente ospiterà l’Edizione 2014 della oramai ultramillenaria Fiera dei Campanelli. Un vero e proprio bazar all’aperto, dove gli aquesiani ma soprattutto i visitatori provenienti dalle limitrofe Regioni dell’Umbria e della Toscana trovano sempre un’”offerta a 360° gradi” per le loro richieste.
Si va da oggetti indispensabili alla vita quotidiana come capi di abbigliamento od utensili da cucina fino ad arrivare a vezzosità di ogni tipo. Oltre al classico immancabile ricordo dell’evento: le campanelle in coccio costruite dalle sapienti mani degli artigiani artisti locali. L’essere millenario dell’evento prende le mosse così come sottolineano le pubblicazioni storiche più attendibili (volume “Acquapendente” di Giorgio Lise datato 1971), dalla visita che i pellegrini di Terrasanta facevano al Papa al loro ritorno.
L’omaggio al Pontefice avveniva solitamente nella prima Domenica dopo Pasqua ed i pellegrini che in quella settimana affluivano ad Acquapendente ove sostavano a riposare prima di avviarsi all’ultima tappa verso Roma. In quella occasione essi commerciavano o, meglio, barattavano catenine e monili portati dall’Oriente con vettovaglie. Il graduare diminuire dei Pellegrini nel tempo, specie dopo le Crociate, consigliò di istituzionalizzare la tradizione con il creare un commercio fittizio di curiosità, per non perdere il beneficio che la Città traeva dall’afflusso delle genti della regione ad Acquapendente, attratte dalla curiosità di vedere i pellegrini, sentirne raccontare le vicissitudini e di acquistarne le chincaglierie.
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