Tuscia Operafestival inaugura la settima edizione a Viterbo con “La Traviata. Maria Callas, il mito”: lo spettacolo di danza è in programma sabato 6 luglio alle ore 21 in Piazza San Lorenzo. Portato in scena dalla compagnia Il Balletto del Sud, si tratta di una rappresentazione di enorme impatto emotivo, creato nel 2007 da Fredy Franzutti in occasione dei 30 anni dalla morte del celebre soprano, la cui voce inconfondibile anima le coreografie supportate da preziose immagini fotografiche. Il Balletto del Sud, tra le migliori compagnie italiane di levature internazionale, torna a riproporlo per la serata inaugurale come omaggio al bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Un inizio di forte impatto emotivo, quindi, per il festival diretto dal maestro Stefano Vignati.
Lo spettacolo procede sottolineando le possibili affinità tra il vissuto della “Divina” e quello di Violetta protagonista de “La Traviata”, opera creata dal genio musicale di Verdi, sicuramente il titolo che più ha segnato il successo popolare della grande artista anche grazie alla sapiente guida del genio di Visconti che l’ha resa indimenticabile nelle recite al Teatro alla Scala del maggio 1955. La coreografia muove i danzatori in atmosfere angosciate da luci glaciali presaghe di morte. I protagonisti emergono da involucri in plastica per raccontare il duplice dramma del personaggio e dell’artista entrambe, ad esempio, morte a Parigi in sola compagnia della fida cameriera. Ed eccoci nel vivo della finzione. La passione che divora la mondana Violetta Valery e Alfredo Germont, sarà la stessa passione di Maria Callas e del diabolico armatore Aristotele Onassis. Il riferimento non è alla vita dissoluta di Violetta (Callas era molto puritana), ma alla sua infelice vita amorosa, all’abbandono da parte dell’uomo amato, alla sua intima tristezza. Lo spettatore è posto dinnanzi alla rappresentazione dell’ultimo momento di vita della Callas, quando, tra ricordi e rimpianti, le passano davanti agli occhi, consumati dai lunghi pianti, le immagini della sua vita fuse a quelle del suo personaggio distorte dagli effetti stupefacenti degli abbondanti psicofarmaci che l’hanno condotta alla morte. Nella performance la sua voce inconfondibile anima le coreografie supportate da preziose immagini fotografiche che possono restituirci l’autenticità dell’artista (“La Callas non andava solo ascoltata ma andava vista”, Giampiero Tintori). Alle note romantiche e familiari di Verdi il coreografo affianca quelle del compositore greco Yannus Xenakis (che assieme a Maria Callas rappresenta la cultura musicale formale gre ca nel mondo), alle cui note urgenti, veloci, ritmate, che istantaneamente ci colpiscono, è affidato il compito di riannodare i fili delle nostre e delle loro voluttà, trasgressioni, miserie.
Dopo il debutto con lo spettacolo dedicato alla Callas, il Tuscia Operafestival, domenica 7 luglio sempre in Piazza San Lorenzo alle 21 (ingresso libero) nell’ambito di “Pagine, parole e musica”, propone un incontro con Giordano Franchetti, attore e violista di pregio che, nei panni di Tano, è stato protagonista della fiction “Tutta la musica del cuore”, il successo di Rai 1 che ha appassionato milioni di telespettatori. Una serata, quella di domenica, che passerà tra ricordi, aneddoti, frammenti tratti dalla fiction ed un Giordano che, oltre a raccontarsi al pubblico, gli regalerà un grande momento di musica insieme all’orchestra del Tuscia Operafestival e al maestro Stefano Vignati.
Per quanto riguarda i biglietti, il box office in Via San Lorenzo 101 (all’entrata del festival) è aperto tutti i giorni a partire dalle ore 17. Durante il giorno i biglietti si possono acquistare anche all’Ufficio Turistico in Via Ascenzi o al negozio Underground in Via della Palazzina negli orari di apertura. Per informazioni: tel. 340.0880077 – www.tusciaoperafestival.com.
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