VITERBO – Dopo il grande successo del primo appuntamento musicale, la rassegna “Alla Salute dell’Arte” prosegue con il teatro.
Venerdì 4 aprile alle 21, protagonista la lettura scenica Tango, con Laura Antonini e Carlo Altomonte.
“Un uomo e una donna ai due lati di una scena buia. Non si toccano, non comunicano. Si avvicendano, semplicemente, raccontando ognuno la sua storia di ferite ancora aperte. Le loro parole s’intrecciano ma non si sovrappongono, creano un movimento passionale…
Come un tango. Apparentemente, i due non si conoscono e non si sono mai incontrati, l’unica cosa che hanno in comune è la forza della giovinezza, la passione per il tango e il Paese d’origine, l’Argentina, ma, lentamente, attimo dopo attimo, scena dopo scena, alla fine dello spettacolo tutte le tessere di questo puzzle andranno a collocarsi al posto giusto e lo spettatore scoprirà il filo, fortissimo e indissolubile, che li lega.
“Tango” è uno spettacolo “forte”, un pugno allo stomaco che fa vibrare e vacillare lo spettatore, perché è come una folata di vento che alza la polvere su una delle pagine più orribili e vergognose della storia dell’Umanità: l’Argentina della dittatura militare degli anni ‘70-80, che si è macchiata, tra l’altro, di orrori indicibili come l’annientamento di un’intera generazione, quella dei desaparecidos: circa 30.000 persone di tutte le età, molte delle quali di origine italiana, fatte sparire nel nulla, spesso gettate vive nell’oceano con i famigerati “vuelos de la muerte”.
Ma “Tango” non parla soltanto di desaparecidos, non parla soltanto di Argentina. Anzi, forse la storia, quella con la S maiuscola, s’intravede appena. Fondendo la cruda realtà con il sogno, “Tango” parla di una separazione, ma ancor di più di un ritrovamento. Di due persone che si perdono. E poi si ritrovano, senza vedersi mai… Le voci si avvicenderanno e la musica dal vivo, appositamente composta per lo spettacolo, segnerà con forza i passaggi del racconto tra la speranza e la rassegnazione dei protagonisti, tra lo sguardo al futuro “in assenza” di un passato e un passato che segnerà per sempre il futuro.
La rassegna “Alla Salute dell’Arte” ospitata nella chiesa di Santa Maria della Salute, gentilmente offerta dall’Ordine degli Avvocati, proseguirà fino al 25 maggio.
L’ingresso agli spettacoli è a contributo volontario.
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