Come un sogno, meglio di un sogno: il progetto di musicoterapia di Eta Beta Onlus ha preso forma e si è concretizzato nel primo incontro conoscitivo, con un calendario che proseguirà a cadenza settimanale.
Dopo l’acquisto degli strumenti, finanziati da Unicredit che ha creduto e apprezzato il progetto, parte la seconda fase, quella che permetterà la creazione di un’orchestra integrata in grado di presentare uno spettacolo o, magari, di organizzare un concerto vero e proprio.
Mercoledì scorso un selezionato gruppo di allievi delle terze classi dei Licei delle scienze umane e musicale Santa Rosa da Viterbo, seguiti dalla docente Monica Sanfilippo, referenze per l’istituto per l’Alternanza scuola lavoro, ha incontrato il musicoterapeuta Adriano Primadei, coordinatore del progetto Eta Beta, musicista, formatore e supervisore, direttore Scuola musicoterapia psicanalitica di Firenze, membro Rete nazionale disabilità intellettive.
Primadei ha presentato agli allievi il percorso del progetto, sottolineando con molta attenzione il legame che si instaurerà tra loro e i giovani adulti diversamente abili. “Comprenderete che questi ragazzi speciali si dovranno confrontare con un mondo di ‘normalità’ che può sviluppare frustrazione o addirittura rifiuto – ha precisato il coordinatore -. E’ evidente che il blocco è un sistema difensivo che si presenta nei ragazzi come un handicap secondario, che va a sommarsi al primario, quello fisico. Con la musicoterapia si può aiutare a superare questo, perché lavoreremo sulle competenze musicali naturali di ciascuno, basterà semplicemente farle emergere. Con ogni mio allievo cerco di far nascere una comunicazione interpersonale musicale intuitiva, in modo da creare intersoggettività con i brani che improvviso al momento. Nell’orchestra il punto di partenza è simile, mentre il progetto diventa strutturato. Si parte dall’osservazione e valutazione, successivamente tutti i ragazzi del liceo saranno coinvolti e collaboreranno insieme, seguendo le mie indicazioni.
Nel tempo lavoreremo sulla musica conosciuta ma anche su quella creata in aula, ascoltando le idee di tutti. Dal contenitore principale, quello della musica, andremo a crearne un secondo, fatto con l’esperienza acquisita in questo percorso – ha concluso Primadei – che sfocerà in un concerto o in una rappresentazione teatrale, pensando all’oggetto artistico che avremo deciso di perseguire, valutando ogni sfumatura che sarò in grado di cogliere”.
Ogni settimana gli allievi dei due licei, con il bagaglio della loro esperienza didattica, si confronteranno con Primadei, proseguendo poi con la creazione dell’orchestra integrata attraverso l’inserimento dei ragazzi speciali e l’approccio diretto con gli strumenti.
“Siamo davvero entusiasti del progetto, della grande comunicabilità espressa dal maestro Primadei e dell’attenzione mostrata dagli studenti del Liceo Santa Rosa – aggiunge Pietro Di Bella, presidente Eta Beta Viterbo -. Siamo certi che nascerà un’orchestra straordinaria, fondamentale per lo sviluppo di tanti ragazzi che attraverso la musica potranno aprirsi al mondo e mostrare straordinarie capacità artistiche”.
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