Il 6 dicembre 2016 alle ore 12.30 di fronte all’ingresso dell’università La Sapienza (Piazzale Aldo Moro, 5) inaugura l’opera dell’artista viterbese Davide Dormino Anything to say? A monument to courage. Anything to say?
A monument to courage è un monumento itinerante, tributo al coraggio, alla libertà d’informazione e di pensiero, realizzato dall’artista Davide Dormino.
Il gruppo scultoreo in bronzo ritrae, in dimensioni reali, Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning, tre figure eroiche contemporanee; personaggi controversi e molto discussi che, per scelta, sotto l’egida della libertà, hanno sfidato il potere, nella sua forma più ampia. Soggetti amati e/o odiati ma comunque capaci di scardinare le regole di un sistema di controllo. Tre figure in piedi, su tre sedie, accanto a loro c’è una quarta sedia vuota che invita il pubblico all’azione, prendendo posizione simbolicamente al fianco delle tre figure. Solo con la partecipazione attiva dello spettatore, l’opera potrà completarsi, assumere un senso, divenire strumento di comunicazione. Durante l’inaugurazione prenderanno parte alla performance esponenti di organizzazioni non governative, università, studenti e cittadini. Hanno assicurato la loro presenza Gianni Rufini, direttore di Amnesty International, Irene Caratelli, Direttrice del Dipartimento di relazioni internazionali e politiche globali dell’American University of Rome, Francesca Del Bello, Presidente del II Municipio. Il gruppo scultoreo sta girando le più importanti piazze d’Europa dalla primavera del 2015: Berlino, Alexanderplat, Germania, Dresda, Theaterplatz, Germania, Ginevra, Place des Nations, Svizzera, Parigi, Place Georges Pompidou, Francia, Strasburgo, Place Klèber, Francia, Tours, Gare de Tours, Francia, Perugia, Piazza IV Novembre, Italia, Belgrado, Dev9t Festival, Serbia, Ptuj, Mestni tgr Square, Slovenia; oggi, Roma, Piazzale Aldo Moro, Italia Per quest’opera l’Artista ha ricevuto dall’’organizzazione francese AntiCor il Prix Èthique 2016. Davide Dormino: “Ho scelto di realizzare un monumento pubblico temporaneo, una scultura virale, comprensibile a tutti e capace di esprimere un concetto: il coraggio di voler sapere. Si muove perché é il monumento di tutti, non di un credo politico o religioso, non di un Paese solo, il coraggio di persone come Snowden, Assange e Manning é per tutti. La sedia vuota può avere un doppio significato: può essere confortevole ma può anche essere un mezzo scomodo, su cui salire e prendere posizione, per avere la suggestione di saperne di più sul mondo che ci circonda, da un altro punto di vista”. Julian Assange, nato nel 1971, editore, giornalista e programmatore, è meglio conosciuto come capo redattore del sito web dei whistleblower WikiLeaks, che ha co-fondato nel 2006. WikiLeaks ha ottenuto una forte rilevanza nel 2010 quando sono stati pubblicati documenti militari e diplomatici americani, fatti trapelare da Chelsea Elizabeth Manning. “Lasciare una persona nell’ignoranza è come metterlo in gabbia”. Dal 2010 è rinchiuso nell’ambasciata dell’Equador a Londra. Chelsea Elizabeth Manning, nata Bradley Edward Manning nel 1987, è un’attivista statunitense con cittadinanza britannica. Nel 2010 trafuga decine di migliaia di documenti riservati mentre svolge il suo incarico di analista di intelligence durante le operazioni militari in Iraq, consegnandoli all’organizzazione WikiLeaks. Candidata 3 volte al Premio Nobel per la pace. “Sono il tipo di persona a cui piace sapere come funzionano le cose. Come analista cerco sempre di scoprire la verità”. Nel 2013 è stata condannata a 35 anni di carcere, attualmente è reclusa in una prigione americana. Edward Snowden, nato nel 1983, informatico statunitense, ha lavorato per la CIA e la DIA ed è noto per aver rivelato pubblicamente nel 2013 alla stampa dettagli di diversi programmi di sorveglianza di massa della NSA del governo statunitense e britannico, fino ad allora tenuti segreti. “Non voglio vivere in un mondo dove tutto quello che faccio è registrato”. Dal 2013 è intrappolato in Russia. Edward Snowden sarà uno dei cinque casi Write for Rights di Amnesty International, una maratona mondiale di raccolta firme che si svolgerà tra il primo e il 22 dicembre. Dal 24 novembre sarà, inoltre, nelle sale italiane “Snowden”, film diretto da Oliver Stone e distribuito in Italia da Bim, con il patrocinio di Amnesty International Italia. Dal 2013 è intrappolato in Russia. Davide Dormino, nato nel 1973, è uno scultore italiano. Ha realizzato opere d’Arte Pubblica in Italia e all’estero, nel 2011 “Breath” il Monumento ad Haiti realizzato, ad un anno dalla catastrofe del terremoto, per incarico delle Nazione Unite. Lavora a Roma ed insegna Scultura e Disegno alla R.U.F.A. Rome University of Fine Arts. www.davidedormino.com http://anythingtosay.com/ L’installazione si inserisce nella rassegna Che ci faccio qui?, in corso al MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea di Roma per la cura di Fabrizio Pizzuto.
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