Centinaia di Balestrucci stanno tornando in questi giorni ad occupare i vecchi nidi disseminati lungo il cornicione di un palazzo del centro storico di Vallerano, lasciati vuoti dopo la migrazione invernale della colonia verso le terre africane.
Il palazzo era stato interessato la scorsa stagione da un ampio intervento di ristrutturazione esterna, che comportava l’eliminazione dei nidi della numerosa colonia. Fortunatamente, grazie all’interessamento della LIPU di Viterbo e alla sensibilità del Comune di Vallerano, i lavoro sono stati eseguiti con un intento conservativo, lasciando tutti i nidi intatti e pronti ad accogliere le nuove covate di questi piccoli uccelli, appartenenti alla famiglia delle Rondini.
I Balestrucci vivono preferibilmente nei centri abitati e costruiscono il loro nido sotto grondaie e tettoie e le modifiche nell’ambito degli insediamenti umani stanno influendo in maniera negativa sulla loro popolazione: i nidi infatti non si attaccano sulle facciate moderne e lisce e spesso vengono distrutti incautamente o volontariamente durante i lavori di ristrutturazione. Non trovando più le cavità utili per nidificare, i balestrucci sono in declino e rientrano nella categoria degli uccelli meritevoli di protezione.
Per questo motivo l’iniziativa del Comune di Vallerano assume una rilevanza ancora maggiore e dimostra come l’attenzione e la sensibilità riguardo alle tematiche ambientali e alla tutela della biodiversità sia sempre più capillarmente diffusa a livello territoriale.
Molti comuni in Italia hanno accolto l’iniziativa della LIPU denominata “Progetto salvarondini”, ci auguriamo che anche in ambito locale, molte amministrazioni si attivino in tal senso.
Un ringraziamento particolare ad Alessandra Ferrari, socia LIPU, per essersi prodigata nella protezione della colonia di Balestrucci ed all’amministrazione comunale di Vallerano per la sensibilità dimostrata.
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