-da Giovanni Fonghini –
Mentre a Milano nella piazza del Duomo fervevano gli ultimi preparativi del concerto in mondovisione su Rai 1 per l’Expo 2015 a Viterbo nel quartiere medievale di San Pellegrino iniziava la 29° edizione di “San Pellegrino in fiore”. Ebbene i viterbesi sanno che a Milano Expo 2015 nei giardini del padiglione Eataly è ospitata la Macchina di S. Rosa “Fiore del Cielo”.
E’ una vetrina mondiale per la Macchina di S. Rosa: numeri stratosferici di visitatori potranno ammirarla e goderne la bellezza, soprattutto quando nelle ore serali sarà illuminata (sebbene l’esperienza insegni che una cosa è vedere la Macchina dinamica durante il trasporto e un’altra cosa è vederla ferma, statica). Questa occasione, irripetibile, se sfruttata nella maniera adeguata potrà costituire un’ottima promozione per Viterbo e la sua Macchina, da dicembre 2013 entrata a far parte del patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco. Ebbene non credo serva essere esperti di comunicazione per capire che nei giorni in cui, dal 30 aprile al 3 maggio, i turisti visiteranno Viterbo per l’appuntamento di “San Pellegrino in Fiore”, oramai abbastanza noto, questi dovessero essere informati della presenza della Macchina di S. Rosa all’Expo 2015. Dopo gli errori delle campagne di comunicazione dell’esposizione delle tavole di Sebastiano del Piombo e del trasporto del 2014 della Macchina di S. Rosa patrimonio dell’Unesco si persiste con strategie inefficaci. Viterbo ha pochi mezzi finanziari, e questo è risaputo, da dedicare a investimenti pubblicitari per la promozione del suo territorio, delle sue bellezze, delle sue tipicità e dei suoi eventi più importanti e, secondo me, la Macchina di S. Rosa lo è. Proprio la scarsezza dei mezzi finanziari rende obbligatorio aguzzare l’ingegno ed essere, come si dice oggi, smart per cogliere al volo ogni occasione che si presenti per fare promozione. La Macchina a Milano sarà vista, si spera, da milioni di visitatori: dobbiamo quindi essere pronti a utilizzare tutti gli strumenti per farlo sapere al di fuori del ristretto ambito cittadino e provinciale. Ho attraversato il percorso di “San Pellegrino in fiore” e non ho visto, non dico un gazebo informativo, ma nemmeno un pannello che informasse i turisti della Macchina di S. Rosa all’Expo 2015. Se qualcuno potrà smentirmi la cosa mi renderà felice. Se non l’ente organizzatore della manifestazione almeno il Comune di Viterbo aveva il dovere di farlo. Non contento di questo ho “ispezionato” in largo e in lungo il sito della Rai dedicato all’Expo e le pagine del Televideo dedicate a questo evento mondiale; fino a ieri non ho trovato il benché minimo cenno alla Macchina di S. Rosa. Gli antichi dicevano “errare humanum est, sed perseverare est diabolicum”. Cara amministrazione comunale ti prego smettila di perseverare in questi errori, perché se la sorte dovesse portarci in dono l’ambito titolo di Capitale Italiana della Cultura a quale santo ci si dovrà votare? Forse a San Bernardino da Siena, patrono dei pubblicitari e a santa Chiara d’Assisi, patrona della televisione.
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