-di Eleonora Straffi-
Ne avevamo parlato qualche tempo fa di Raffaele Ciotola e della sua Madonna degli Omosessuali. Una tela, 55×70 olio su tavola, Made in Tuscia, dedicata ai gay che hanno subito – e che subiscono ancora –soprusi e maltrattamenti dal “bullo” di turno. Per la giornata della memoria una copia dell’opera verrà esposta nella Parrocchia di san Luca a Pozzuoli.
In questa sede, per tre giorni, si terrà un convegno dal titolo “Più grande di tutto è l’amore” citazione S. Paolo prima lettera ai Corinzi, capitolo 13. Il quadro e il suo autore saranno ospiti al primo appuntamento, che si terrà per l’appunto il 27 gennaio, denominato “I Condannato a non amare” dedicato ai triangoli rosa agli zingari e alle prostitute.
L’opera è nata proprio grazie dalla scoperta, da parte dell’autore, dei triangoli rosa. Ma chi sono? Il triangolo rosa era il simbolo con cui venivano etichettati gli omosessuali rinchiusi nei campi di concentramento. Sono stati uccisi circa quindicimila persone solo perché amavano in maniera “diversa”.
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