– di Simona Tenentini –
Quando la cena diventa una scoperta di sapori nuovi ed alimenti fino al giorno prima sconosciuti allora sei ai Giardini Di Ararat di Laura Belli.
Il viaggio verso il mondo vegan, in tutte le sue implicazioni e complessità, si è compiuto venerdì sera quando, presso l’agriturismo, il primo nella provincia di Viterbo che si è “lanciato” in questa giovane e nuova dimensione dell’alimentazione, è stata organizzata una degustazione rigorosamente cruelty-free.
Dall’antipasto al dolce le delizie portate in tavola sono state una piacevolissima rivelazione, sia per la bontà dei piatti proposti, sia per l’utilizzo originale e rivisitato di prodotti che si è abituati a consumare in maniera tradizionale.
A partire dalle nocciole dei Monti Cimini che, accostate al miglio e al tartufo di Vetralla, sono diventate le protagoniste assolute di una pietanza invitante ed originale, per arrivare alle caramelle ripene di tofu passando per le polpette di lenticchie con cumino e coriandolo, e concludere, infine, con le pere caramellate su un letto di crema al sesamo con granelli di pane.
Un vero e proprio tour gastronomico nell’innovazione culinaria, basato sul principio del rispetto di alcune regole fondamentali che contraddistinguono la filosofia dei Giardini di Ararat, tra l’altro affiliato Slow Food, ovvero l’utilizzo di prodotti provenienti esclusivamente dalla tradizione locale e l’uso consapevole degli alimenti, nell’etica del rispetto, della sostenibilità ambientale e della consapevolezza.
Un tripudio di sapori, insomma, ottenuto anche con alimenti insoliti, ma, come sempre, accostati in maniera superba dalla maestria della chef Laura Belli che ha saputo avvicinarsi con successo ad una nicchia ancora pressoché sconosciuta ma innegabilmente in costante aumento.
Come, del resto, il numero dei vegani nella nostra provincia.
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