La tavola rotonda sulla giustizia riparativa e mediazione penale che si è svolta martedì scorso a palazzo Gentili, è stata la giusta occasione per premiare i vincitori del concorso per le scuole “Un logo per medi@re”. Agli studenti delle quinte classi del Liceo artistico Orioli, Istituto tecnico Paolo Savi e Istituto magistrale Santa Rosa che hanno partecipato al progetto, era stato, infatti, affidato il compito di dare vita a un logo per l’Ufficio di giustizia riparativa della Provincia di Viterbo.
“Il coinvolgimento attivo delle scuole – afferma l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Andrea Danti – credo possa essere considerato il punto cardine di questo importante progetto. La Provincia ha da sempre creduto nell’Ufficio di Giustizia riparativa per la sua importanza, ma anche per la capacità che ha di sensibilizzare i cittadini. E chi, se non un giovane, rappresenta il destinatario migliore di questo importante lavoro? Inoltre, i partecipanti, oltre ad aver fatto un percorso teorico importante, hanno potuto mettere in mostra tutte le proprie capacità e la propria creatività. Qualità che si sono, poi, concretizzate nella nascita di un logo che d’ora in poi rappresenterà, e farà riconoscere a tutti, l’Ufficio di giustizia riparativa della Provincia di Viterbo. Voglio ringraziare la curatrice del corso Viola Buzzi e tutti i collaboratori del progetto; inoltre un sentito grazie va a presidi, professori e alunni delle scuole che hanno partecipato con grande entusiasmo e interesse”.
La vittoria del concorso è andata a Dario Trifelli del Liceo artistico Orioli; secondo posto per il duo Cristian Calabrò e Andrea Ranieri dell’Istituto magistrale Santa Rosa; terzo classificato l’Istituto tecnico Paolo Savi con Elisa Satriani.
“I nove incontri promossi nelle tre scuole – spiega la curatrice del concorso, Viola Buzzi – hanno avuto un duplice obiettivo: in primis stimolare la creazione di un logo-marchio originale per l’Ufficio; oltre a uello di sensibilizzare il servizio e i temi che affronta, che poi sono quelli della giustizia riparativa e della mediazione. Un percorso che ha promosso il lavoro di gruppo attraverso linguaggi scientifici e artistici sia nel suo sviluppo in classe che nella stesura. Ora il nuovo traguardo fissato e quello di riuscire a raccogliere i risultati raggiunti in un e-book, un video, materiale fortemente divulgativo per questa eccellenza, una pratica innovativa e virtuosa, da poco presente sul territorio”.
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