“Una serata spumeggiante!” così Carlo Puglisi Alibrandi, direttore organizzativo del JazzUp Caffeina Festival di Viterbo, ha definito lo spettacolo ideato dal Valerio Gallo Curcio,concerto in programma nella bellissima e, per l’occasione, affollata Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Un pubblico attento e competente ha mostrato di apprezzare,ad ogni cambio di scena, la scelta “colorata” di raccontare il Jazz attraverso le cromatiche ispirazioni scelte dal regista: il rosso,il verde e il blu.
Tre colori per un originale caleidoscopio musicale, imbastito da un filo conduttore legato alla danza contemporanea e interpretato ad arte, dalle tre diverse formazioni che si sono poi alternate sul palco.
Il tutto condotto dalla simpatia di Claudio Boschi e la narrazione di Lapo Mantelli.
“Cosa posso dire, se non esprimere soddisfazione” – continua Alibrandi – ” Per un evento che il JazzUp, unendosi agli altri organizzatori, ha fortemente spinto, e che in un lunedì qualsiasi, sottolineo lunedì, in un qualsiasi periodo dell’anno, è riuscito a portare oltre 500 persone paganti in sala.La logica conseguenza di tutto questo si ripercuoterà senza dubbio sulla nostra prossima programmazione. Nella nostra città cose del genere non accadono.
E’ già faticosissimo cercare di portare il pubblico il fine settimana a pagare un biglietto, anche se solo per sottoscrivere fiducia a formazioni meritevoli di grande attenzione come quelle apprezzate in questa bellissima serata”
Gli fa eco un raggiante Giancarlo Necciari, direttore artistico del festival viterbese, al quale rubiamo solo una battuta: ”Grande soddisfazione ovviamente, complimenti a Valerio per questo splendido spettacolo e un sentito ringraziamento a Set Up New e Helikonia per questa efficace collaborazione che speriamo possa continuare anche in futuro”.
E’ proprio vero nel team JazzUp il sorriso è davvero sulla bocca di tutti, da Silvia Jacopini a Sergio Coppi, fino a Francesca Olivi.
Scendendo nel racconto del concerto, con Greg Burk Trio feat Viviana Ullo, fin dalle prime note, s è da subito capita la qualità dei musicisti.Accelerazioni e contrazioni, dinamismo e spazialità, poesia e lirica, tutto mescolato sapientemente dal pianista americano e dalla splendida voce della Ullo.La melodia si è intrecciata così nelle fessure aperte dal mantra di Burk, con sussulti e tonalità a volte impossibili, legate con sapienza dalle profondità vocali della singer calabrese, e la precisa ritmica di John Arnold alla batteria e di Francesco Puglisi al contrabbasso.Il pubblico ha gradito e ringraziato con grandi applausi il debutto di un quartetto che vorremmo rivedere molto presto in azione, magari sempre sotto la stessa egida del JazzUp, che lo ha adottato sin dalla nascita, e che ora, lo ha proposto per la prima volta al pubblico romano.Ha Giocato con i colori Gallo Curcio, e un passo di danza dopo l’altro ha preparato l’ingresso del sofisticato quartetto della pianista romana Gilda Buttà.Sonorità acustiche e atmosfere che hanno ghermito l’ascolto verso la poesia fondante del mondo. Le mani della bionda artista romana, il cui nome è legato artisticamente a Ennio Morricone, volteggiavano sulla tastiera del pianoforte, una per una, cercando le note e incontrandosi nelle calde sonorità della viola del maestro Ettore Belli e la magia della fisarmonica di Adriano Ranieri.
Un pentagramma fitto di “versi in musica”, condotti dalla solida presenza ritmica del contrabbasso di Luca Cola.
Così come di li a poco un sound più razionale e veemente, avrebbe riempito di classe la Sala Petrassi, sul palco il quartetto del compositore e pianista Alberto Giraldi, arricchito della presenza di due mature personalità artistiche come quelle di Ettore Fioravanti alla batteria e Filiberto Palermini al sax alto e soprano.
Dove anche Il giovane ed eclettico contrabbassista mantovano Riccardo Gola, confermava la sua grande duttilità, con un suono solido ed una dinamica quanto mai efficace.
I brani di Giraldi sono ispirati dalla sua indubbia creatività e felicità di composizione, e hanno fatto breccia sui presenti ormai predisposti per godere del giusto finale, che vede tutti gli artisti, i ballerini, e gli attori a ricevere il meritato tributo del pubblico.
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