-di Eleonora Straffi –
Dario Guidi è uno dei tanti talenti della Tuscia. Ha 19 anni vive a Fabrica di Roma e, qualche giorno fa, lo abbiamo visto in tv.
Ha partecipato, “per gioco” come tiene a sottolineare, alle selezioni di – categoria under 24 – guadagnando, con un’ovazione, l’accesso ai Bootcamp, la fase successiva del programma.
Lo scorso anno in provincia di Viterbo già in molti avevano avuto modo di saggiare la sua bravura, poiché si classificò primo al Festival Canoro di Vasanello.
Ora invece tutta Italia ha potuto apprezzare il giovane talento.
Dario, la sua arpa celtica ed il suo inedito hanno conquistato non solo il pubblico ma anche i rigidi giudici ottenendo i quattro fatidici “SI”.
In un’intervista il talentuoso ragazzo di Fabrica racconta la sua avventura.
Passare le selezioni di X-Factor non è stato facile. Raccontaci qualcosa di questa esperienza.
Quest’anno ho fatto il provino quasi per caso, mi sono presentato all’ultimo. Ero abbastanza sereno perché non ci speravo molto, eravamo più di 60 mila candidati. Ero a Roma a dormire da un mio amico che ha insistito perché io andassi, e alla fine mi sono svegliato e sono andato. Quando ti trovi intorno a tantissima gente che insegue lo stesso tuo sogno ti senti grande e piccolo allo stesso tempo, pensi che solo pochi ce la faranno se non uno, e ormai le vetrine musicali per farsi conoscere sono davvero poche non è più come una volta.
Come è invece il #bootcamp?
Il Bootcamp quest’anno sarà qualcosa di diabolico. Il format italiano di “XFactor” ha voluto adottare il metodo delle “sei sedie” che molti appassionati hanno già potuto vedere, 13 aspiranti agli Home Visit e solo sei posti. Sarebbe un sogno passare ancora avanti.
Non hai paura di essere paragonato al nuovo Mengoni visto che provenite dalla stessa provincia?
Il paragone è stato già bello che fatto e anche più di una volta durante la trasmissione ma per fortuna non con me. Non voglio imitare nessuno e cerco di non farlo, credo che il bello di un’artista sia quello di essere unico e originale e non la brutta copia di qualcosa che già c’è e che è grande come Marco Mengoni. Magari potessi avere solo la metà del successo che ha avuto lui.
Perché hai scelto l’arpa celtica come strumento?
Perché sin da bambino ho sempre amato le atmosfere magiche, le fate, i folletti, il mondo fantasy in generale e insieme ad esso la musica celtica. Credo che personaggi come Loreena Mckennitt siano una grandissima fonte di ispirazione per me. In più trovo sia bellissimo portare sul mercato un prodotto nuovo, che pochi conoscono. Questo può essere un bel rischio ma spero che la gente se ne innamori come me.
Credi che sia questo strumento il tuo X-Factor?
Non credo. L’X-Factor è qualcosa di speciale che va al di là di un semplice strumento, credo che in ognuno di noi ci sia un piccolo “x factor”, dal cantante che va in tv, alla commessa del negozio, al commerciante sotto casa. L’X-Factor è un brivido che doniamo agli altri, qualcosa di unico, l’amore per quello che si fa.
Quale dei quattro giudici vorresti come guida.
Ma che domande sono? Mika ovviamente, come guida nel programma, nella vita e anche dopo se è possibile.. ahaha
C’è qualche concorrente di cui hai “paura”?
No, siamo tutti talmente bravi. Arrivare fino a qui è davvero difficile, la rivalità scompare, almeno nel mio caso. Anche perché ho legato con quasi tutti i concorrenti e a molti di loro augurerei il meglio. Siamo molto diversi come stile e genere (almeno nella mia categoria Under 24 uomini) quindi credo che ognuno di noi conquisterà la sua fetta di pubblico.
Sappiamo che studi recitazione presso l’accademia teatrale “Teatro Azione” di Roma, ti senti più attore o più musicista?
Questa è una domanda che mi è stata fatta un milione di volte ma a cui io non sarò forse mai in grado di rispondere. Mi ricordo che me la fecero anche ad XFactor alcuni dei produttori, darò la stessa risposta che diedi a loro “Mi sento di avere voglia di fare arte e di buttarla fuori e condividerla con il mondo che sia sotto forma di canto o di musica o di teatro questo è secondario”
Obiettivi futuri?
L’obiettivo futuro è passare i Bootcamp e arrivare fino agli Home Visit, se ce la dovessi fare poi l’obiettivo successivo sarebbe arrivare direttamente al live. Se questo non dovesse accadere ho già fatto l’esame di ammissione per il secondo anno a “Teatro Azione” , quindi continuerei a studiare e prenderei il diploma accademico.
Grazie mille per la tua disponibilità… good luck!
Grazie a te, speriamo bene 😉
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