La forza della tradizione. Questo il titolo del servizio dedicato a Viterbo, pubblicato sull’edizione di agosto di Bell’Italia. Un servizio dedicato alla città e soprattutto alla Macchina di Santa Rosa, alla santa Patrona e ai Facchini. Non solo.
Nelle due ultime pagine viene dato risalto anche alle Macchine di Santa Rosa portate a spalla dai bambini nelle sere che precedono il 3 settembre e alla solenne processione con il corteo storico del 2 settembre.
Nell’ampio servizio, realizzato dalla giornalista Carla Di Domenico con le suggestive immagini del fotografo Sergio Galeotti, trovano spazio anche una parte di storia cittadina, alcuni cenni su alcune strutture ricettive e ancora alcuni degli appuntamenti che si svolgono nella Tuscia nel periodo che precede e segue la festività di Santa Rosa.
“La nostra città si sta mettendo in mostra grazie a un’autorevole testata come Bell’Italia – ha sottolineato il sindaco Leonardo Michelini –. Una vetrina prestigiosa che sta mettendo in risalto l’essenza della nostra tradizione. La Macchina di Santa Rosa, il Trasporto la sera del 3 settembre, il riconoscimento Unesco conseguito lo scorso dicembre a Baku, i facchini, le origini della festa. Un servizio ampio, accurato, che grazie a delle bellissime immagini riesce a trasmettere gli attimi più intensi e suggestivi sia del Trasporto della Macchina di Santa Rosa, sia dello spirito con cui si vivono i momenti che precedono il primo “sollevate e fermi”. Continuiamo a lavorare sulla promozione di questo nostro straordinario evento, l’attenzione da parte degli organi di informazione è fondamentale per amplificare, far conoscere e apprezzare quello che è il nostro patrimonio. Un patrimonio inestimabile o, ancora meglio, come lo ha definito l’Unesco, un patrimonio immateriale dell’umanità. Bell’Italia, con le sue otto pagine, con tanto di foto della Macchina di Santa Rosa e titolo in evidenza nel sommario a pagina 5 del numero di agosto, sta contribuendo fortemente alla promozione mediatica di questo nostro importante e atteso appuntamento”.
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