Al via Quartieri dell’Arte. Dal 4 settembre, con le previews, parte la 18esima edizione del festival diretto da Gian Maria Cervo. Questa mattina il programma è stato annunciato durante una conferenza stampa, alla presenza del sindaco e dell’assessore alla cultura del comune di Viterbo Leonardo Michelini e Antonio Delli Iaconi, che si è tenuta presso la sala consigliare di Palazzo dei Priori.
Tra gli ospiti Giancarlo Giannini, protagonista di Vita di Maria Vergine di Gian Maria Cervo da Pietro Aretino, e Vittorio Storaro, vincitore di 3 oscar, con una mostra delle sue opere. “Quest’anno – ha detto il direttore artistico Gian Maria Cervo – apriamo un nuovo ciclo di Quartieri dell’Arte rivolto alla riscoperta del territori, alle date rimosse dalla memoria collettiva”. Cervo, durante la presentazione, è intervenuto nel dibattito culturale che è maturato in queste settimane in città. “L’Italia – ha spiegato – è un paese che vive una notevole depressione culturale, dove avvengono dibattiti durante i quali si affermano dei cliché spaventosi: come cultura nostro petrolio, oppure quando citiamo come un feticcio la nostra grandezza nel ‘400. Dovremmo invece capire perché siamo stati grandi in quell’epoca”.
Ed ecco spiegato anche il sottotitolo del Festival «Ci sarò non ci essendo come ci sarò essendoci», frase rubata a Pietro Aretino, che spiega proprio questa volontà “di sottrarci da queste banalità. La cultura non deve creare Pil, ma inclusione. Deve formare una cittadinanza matura che sappia dire no a soprusi. Le ricadute economiche arriveranno dopo. Insomma per dirla con Carmelo Bene – ha poi detto Cervo – vogliamo creare un festival che parlando da solo faccia moltitudine”.
Il direttore artistico, insieme ai comuni di Caprarola e Vetralla, alla Fondazione Carivit, alla Regione Lazio, al Mibact e a tutti gli sponsor, ha quindi ringraziato il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini e l’assessore Antonio Delli Iaconi che, dopo mesi difficili, sono riusciti a ricucire un rapporto nato difficile con Quartieri dell’Arte. “Al di là del metodo – ha ribadito Cervo – l’idea delle convenzioni è importante, perché permette ai Festival di programmare le attività. Un passo fondamentale anche perché solo investendo in cultura e scegliendo i propri interlocutori le amministrazioni possono far recuperare al paese il gap che lo separa dalle altre culture occidentali”.
Dopo essersi rallegrato e complimentato per la pagina che il Corriere della Sera ha dedicato al Festival diretto da Cervo, il sindaco Leonardo Michelini ha speso parole di elogio per QdA. “Credo molto nelle eccezioni e Quartieri dell’Arte – ha detto il primocittadino– è un’eccezione viterbese che è diventata regola. Festival come questo devono aiutarci a capire che c’è un mondo in cui Viterbo può tornare ad avere un suo ruolo, perché questa città ha sempre avuto una sua importanza a livello internazionale”.
Delli Iaconi ha infine parlato del ruolo che avrà Quartieri dell’Arte nel rapporto che il comune di Viterbo sta cercando di costruire con Avignone “uno dei percorsi da seguire è quello del Teatro e QdA sarà utilissimo per realizzare delle attività di sistema con proprio con il festival di Avignone”.
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