Francia, Argentina, Spagna e Italia si sono incontrate ieri sera sul palco del Jazzup, nell’ennesima contaminazione culturale che il festival ha regalato ai numerosi spettatori presenti, i quali, come di consueto, hanno assistito all’esibizione in maniera attenta e partecipata.
Il pianista e arrangiatore argentino Lalo Zanelli , eclettico come la musica che propone, ha portato in piazza del Gesù la sua formula unica di tango, in un connubio perfettamente riuscito con il quintetto jazz Ombu, da lui fondato nel 1992.
Il gruppo, in tutti questi anni di esperienza, ha elaborato e consolidato una nuova espressione della musica argentina, che passa anche attraverso la rivisitazione del bandoneon, uno strumento solitamente utilizzato nel tango e qui accostato alle sonorità jazz, un’alchimia accuratamente proporzionata e perfettamente riuscita, che è riuscita a creare un’atmosfera originale e suggestiva.
Una nuova esibizione, dunque, nel segno della qualità e della trasversalità musicale, un’ulteriore conferma che il programma del Jazzup è riuscito, grazie alla bravura degli organizzatori, a spaziare in sonorità tra loro diversissime per origine e cultura ma, nello stesso tempo, a fare di questa diversità un vero e proprio punto di forza, riuscendo così ad aggregare un pubblico altamente eterogeneo.
Per restare nel campo delle contaminazioni l’appuntamento di stasera propone ancora una variazione sul tema.
Atteso sul palco del Jazzup è infatti il gruppo Nuove Tribù Zulu, che presenterà uno stile musicale dove confluiscono rock, folk, gipsy, punk, ska, classica, polke e tarante.
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