“La cultura è il cuore”. E’ la frase di Simonetta Chiaretti, ideatrice del progetto La Compagnia delle Lavandaie, a riassumere, nel migliore dei modi, lo spettacolo che è andato in scena ieri sera a Piazza del Gesù.
Il JazzUp, alla seconda serata, ha letteralmente conquistato le migliaia di persone presenti che sono rimaste sotto al palco ben oltre la mezzanotte cantando e ballando insieme agli artisti, in un’atmosfera magica di suggestione e coinvolgimento.
La dimostrazione evidente che la cultura, quando è fatta bene, come nel caso del JazzUp, è in grado di far traboccare le piazze e catturare l’interesse delle persone che, magari capitate per caso, hanno manifestato tutto il loro entusiasmo e la voglia di tornare.
E’ il caso di Flavia e Daniele, da Roma a Viterbo per festeggiare il loro anniversario di nozze.
“Cercavamo un posto vicino che potesse offrirci il relax delle terme ma, nello stesso tempo, anche delle opportunità per il tempo libero. Abbiamo trovato l’offerta dell’hotel Salus e siamo felicissimi di averla acquistata – dicono. Non conoscevamo Viterbo, né, tantomeno questo festival straordinario ambientato in una location davvero unica. Sicuramente l’anno prossimo torneremo e, anzi, faremo un’ottima pubblicità anche con i nostri amici.”
“Good”, fanno eco, vicino a loro, dei turisti inglesi che hanno compreso qualche parola e si trovano di certo d’accordo sul concetto espresso.
Una mescolanza di persone, insomma, diverse per età, provenienza geografica ed interessi tutte unite però, dal magico filo della cultura.
Il festival ieri sera in questo senso ha centrato l’obiettivo alla grande.
Con l’esibizione degli Organicanto e della Compagnia delle Lavandaie di Bolsena ha saputo creare una formula esplosiva, in grado di coniugare lo spettacolo con la valorizzazione del territorio.
Vedere gli sguardi dei presenti affascinati dagli antichi canti delle donne che andavano a lavare i panni ed insegnavano le filastrocche alle nipoti, oppure l’entusiasmo delle persone coinvolte nel ballo della pizzica è sicuramente un’operazione riuscita dal punto di vista della promozione della Tuscia.
Che continuerà, con gli stessi “ingredienti” anche in Puglia, a Martina Franca, dove il JazzUp proseguirà dal 10 al 12 luglio, creando un vero e proprio ponte culturale tra Viterbo e la Valle d’Itria.
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