CULTURA – Gli Etruschi e la teoria della costellazione del cigno

Riceviamo e pubblichiamo
“Gli Etruschi erano legati alla costellazione del cigno, ma alla luce delle nuove scoperte c’è da chiedersi coma mai avevano scelto proprio quella?
Dopo l’identificazione di un pianeta simile alla terra il Kepler186f facente parte della suddetta costellazione, potrebbe sorgere il dubbio che forse un sottile filo ci unisce a quel punto del cielo stellato.
Un mondo simile al nostro abitabile ma lontano nello spazio eppure gli Etruschi l’avevano scelto come simbolo di una delle loro città più importanti, rappresentato sui loro vasi, impresso nei bronzi o raffigurato nelle loro pitture, l’emblema che li faceva distinguere dalle altre città.
Ogni città stato Etrusca ne aveva uno:
Tarquinia aveva il leone, Arezzo il giglio, Vulci il drago e Veio il leopardo.
Simboli che facevano differenziare la propria produzione dalle altre e la differenziava da quella degli altri popoli.
Ma le affinità con la costellazione non finiscono qui, una mia ricerca ha portato alla luce che anche parte della loro religione era legata al cigno, l’ ho scoperto geo localizzando dei strani cerchi trovati per caso sul fianco sud ovest del monte Landro.
Qualche mese fa munito di GPS ho preso i punti di riferimento di questi cerchi che gli archeologi hanno classificato come delle carbonare ovvero piazzole dove i carbonai preparavano il carbone, io ne avevo trovati otto e secondo me avevano una strana disposizione.
Uno di essi era stato in parte indagato, scoperto dalla terra misura circa un metro di altezza, sei metri di diametro ed all’interno c’è uno strato di circa 30 cm.polvere di tufo che sembra usata per livellare il piano del muro in pietra semicircolare.
Ho iniziato la ricerca dal primo più in basso, si trova accanto ad una specie di muro pelasgico forse di origine naturale sembra formato dalle lave del vulcano soprastante, ma anch’esso sembra far parte dell’insolita disegno, infatti dopo aver percorso i circa 150 metri della sua lunghezza il muro finisce all’estremità del secondo cerchio.
In quel punto sembra aprirsi anche un varco in una fila di pietre orizzontali quindi più che un muro quello da me percorso penso si tratti di una strada, un cammino sacro che portava ai tre templi un tempo eretti in cima al monte.
Quando ho immesso i dati del GPS nel computer e i punti hanno composto una figura non sono rimasto molto sorpreso ed ho iniziato ha cercare tra le costellazioni poi visto che solo una aveva quelle caratteristiche e persino la strada in pietra combaciava con l’insieme di stelle formando il collo del cigno.
Forse un caso o forse no, continuando ha cercare ecco subito un altra coincidenza una delle rare feste che si conosce del popolo Etrusco è il rito della Volturnalia che si iniziò a svolgere anche a Roma dopo la distruzione di Velzna, in onore del dio del Fanum Velkhanos/Voltumna.
Tramandato per noi da Svetlonio e Plinio il vecchio sappiamo che il tempio principale doveva essere posto vicino a vapori di zolfo di un vulcano, Vitruvio poi affermava che i tre templi eretti per il dio vulcano, secondo gli Etruschi dovessero essere posti lontani dall’abitato per evitare che il fuoco del dio bruciasse le case e pure questo coincide con la caratteristche del mote Landro.
Visto che la linea centrale dei cerchi sembra indicare un punto nel cielo ho tirato una linea virtuale che ha puntato verso nord est. Con un cerca pianeti, ho fissato il punto in cui si trova la costellazione nel mese di agosto prendendo come riferimento il monte Landro, il risultato è sempre nord est. Coincidenze, quando si potrà finalmente osservare le centinaia di reperti ritrovati sul monte Landro, ceramiche che raramente si trovano in altri siti come i coppi ciechi che chiudevano la fila delle tegole, o gli intonaci dai delicati colori, le parti di statua a grandezza naturale anche in bronzo finissimo o l’epigrafe con il nome di un dio e accanto il suo simbolo ancora da pubblicare, dopo aver visto tutto questo si avrà una visione completa di cosa veramente sta venendo alla luce sopra il monte Landro.”

2 Comments

  • Rispondi
    alessandra
    2016/10/03

    Affascinante! Mi piacerebbe saperne di piu!

  • Rispondi
    Giorgio
    2019/10/23

    interessante ma servirebbe saperne di piu’, ci sono foro del luogo, chi ga fatto questo articolo, non ci sono fonti