NEWS – “Sì alla palestra individuando la giusta area”

– da Giuseppe Misuraca –

Riceviamo e pubblichiamo: “Prendo spunto da un recente articolo sulla costruzione di una nuova palestra nel quartiere S.Barbara dove adesso è ubicato un parco con verde pubblico “Parco delle Querce”.
La costruzione di una nuova palestra per i residenti del quartiere non è una brutta idea, in essa potrebbero nascere nuovi centri di aggregazione sportiva, senza costringere gli abitanti del quartiere a spostarsi nelle zone centrali della città per svolgere attività sportiva, di avviamento o propriamente sportiva.
E’ certamente sbagliata l’ubicazione della stessa, potendo individuare sicuramente una zona più idonea per la sua costruzione.
Vorrei accennare alla mia esperienza a Perugia, città nella quale ho insegnato appena conclusi gli studi presso l’allora ISEF, e nella quale ho iniziato la mia attività di allenatore sportivo con la pallavolo, città nella quale in ogni quartiere erano nate delle strutture denominate CVA (Centri Vita Associativa), strutture idonee oltre che per attività sportive, anche ad attività ricreative e teatrali, essendo previsto al loro interno anche un piccolo palco laterale e sale da adibire a varie attività.
Tali strutture polivalenti consentivano più utilizzi, come ad esempio la mattina con le scuole vicine per le ore di educazione fisica, e nel pomeriggio aperte alla più svariate attività propriamente sportive e non, con la possibilità di piccoli concerti musicali o rappresentazioni teatrali.
Insomma per farla breve ..”la civiltà”.
Ricordo sempre a Perugia intorno agli anni ‘80 lo sviluppo intorno alla zona Pian di Massiano, appiccicata allo Stadio Curi ed al palazzetto dello Sport, della “Cittadella dello Sport” che ha visto la nascita di campi di Basket e Pallavolo all’aperto, Piste ciclabili e pattinabili, Percorsi per la corsa con sviluppi di 2Km. e tanti giochi per bambini. Una zona dove i cittadini della città si riversano abitualmente nel tempo libero per svolgere attività sportive e ricreative.
Ricordo che appena arrivato a Viterbo nel lontano 1981, subito dopo aver avviato con gli amici Massimo Chiusaroli e Sergio Burratti, una ricchissima attività giovanile di atletica al Campo Scuola, cercai di proporre ai referenti di allora del Rugby e del Baseball di collaborare su di una proposta di cittadella dello sport come quella di Perugia cercando di realizzare una pista ciclabile e per la corsa esterna alle tre attività sportive, utilizzabile anche dai cittadini della città, proponendo al Comune anche la costruzione di una palestra che potesse servire, soprattutto nei mesi freddi, a poter allenare i giovani delle tre discipline sopra citate, consentendo la nascita eventualmente nella zona a nuove attività sportive di squadra come Pallavolo o Basket. Non se ne fece nulla e ognuno continuò a curare il proprio orticello, perdendo un’occasione storica per lo sviluppo di una grande attività sportiva nella zona, allora in via di sviluppo. Ho accennato a tutte queste vicende del passato perché reputo che si stiano ricreando le condizioni per considerare nuovamente da parte dell’Amministrazione Comunale, mi sembra molto più sensibile a questi problemi che in passato, allo sviluppo di una idea complessiva dello sport nella zona. L’individuazione della zona dove costruire la nuova palestra a mio avviso dovrebbe essere centrale alle tre attività già esistenti nel quartiere, spostando magari l’arteria stradale che attraversa, con grandissimi rischi i due impianti di Rugby ed Atletica e quelli di Calcetto e Tennis, per l’esattezza via del Campo Sportivo Scolastico, ancora oggi senza rallentatori stradali e protezioni di nessun tipo per i giovanissimi che frequentano gli impianti.
Dovrà scapparci il morto per prendere provvedimenti.
L’unica iniziativa degli ultimi periodi è quella di mettere cartelli di divieto di sosta nella via, mettendo in grave disagio quanti normalmente utilizzano gli impianti sportivi, soprattutto quando sono previste manifestazioni agonistiche. Vorrei ricordare che negli anni scorsi la zona dove il piano regolatore prevedeva appunto i parcheggi per le zone sportive, ha visto la nascita di un nuovo campo di Calcetto. Vorrei concludere accennando al fatto che a Viterbo molte cose sono state fatte, ma spesso e volentieri, buone iniziative nelle intenzioni sono risultate in un secondo momento sbagliate, con grande spreco di denaro pubblico, che meritava di essere speso molto meglio, per la collettività tutta. Richiamo l’attenzione delle persone sensibili e l’Amministrazione Comunale a considerare seriamente le proteste degli abitanti della zona S.Barbara, che difendono giustamente degli spazi che una volta cementati difficilmente potranno tornare ad un loro giusto e civile utilizzo.”

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