NEWS – Parco Santa Barbara, molto rumore per nulla

– di Simona Tenentini –

Parco Santa Barbara, ovvero come un gruppo di anonimi riesce a veicolare tutta l’informazione locale.
Basta dare un’occhiata a gran parte della stampa cartacea ed online, per rendersi conto dell’assurdo processo di distorsione della realtà che si è verificato nel caso che da qualche tempo tiene banco: l’abbattimento del parco della Biga di Castro.
I residenti del quartiere (forse) hanno creato su fb un gruppo ad hoc per scongiurare un non meglio specificato scempio ambientale e, dopo qualche giorno, la vicenda ha assunto proporzioni gigantesche, probabilmente nemmeno ipotizzate dagli stessi creatori della pagina.

Infatti, grazie all’aiuto ed al sostegno disinteressato di molte associazioni locali e gruppi politici che, a differenza dei ‘fomentatori’, ci hanno messo la faccia, il “caso Santa Barbara” è repentinamente montato alla ribalta, tutti ne parlano ma in realtà ben pochi hanno visionato il progetto tanto vituperato.
Da un’analisi, nemmeno troppo approfondita, si evince chiaramente che la realizzazione del centro civico integrato comporterebbe, in effetti, solo il coinvolgimento di tre querce, tra l’altro nemmeno secolari come si ripete da più parti. Le piante in questione, dalla grandezza del tronco, avranno al massimo quarant’anni ed inoltre, come ha garantito l’assessore Saraconi in una sua precedente intervista, saranno sistemate in un altro settore del parco. In sostanza dunque l’abbattimento di cui tanto si parla, o si straparla, in cosa consiste? Non è dato saperlo, come non è dato conoscere l’identità di chi sta generando tanto clamore, approfittando anche di coloro che, in buona fede, si sono messi a disposizione per diffondere e far firmare la petizione, circolante in queste ore, per “la salvaguardia del “Parco delle Querce”, sito in Via Biga diCastro, Loc. Santa Barbara, dalla costruzione di un centro civico sportivo.”
Apponendo una firma il cittadino si dichiara favorevole alla salvaguardia del “Parco delle Querce” dalla costruzione di un centro civico sportivo: ulteriore cemento in un quartiere dove ce n’è già in abbondanza.”
Leggendo con attenzione il testo si evince come, dietro l’ammirevole obiettivo della salvaguardia del parco (che però come abbiamo evidenziato non sarebbe compromesso) si celi invece l’assoluta contrarietà alla costruzione della palestra.
E qui veniamo all’altra nota dolente: visto che Santa Barbara, come lamentano gli stessi residenti, è un quartiere abbandonato a se stesso, privo di servizi e di infrastrutture, perché togliere ai dodicimila abitanti l’ opportunità di un impianto sportivo per il quale, tra l’altro, i fondi sono stati già stanziati?
Ora le domande al termine di questa sintetica disamina emergono in maniera sempre più pressante: innanzitutto perché usare lo spettro di una problematica che non sussiste (abbattimento del parco) al fine di mobilitare centinaia di cittadini preoccupati per le sorti di un’area verde?
Perché, per raggiungere questo obiettivo, ci si cela dietro un profilo fb tenendo rigorosamente nascosta la propria identità?
Perché, soprattutto, tanta contrarietà alla realizzazione di un impianto sportivo, già finanziato, in un quartiere dove non esistono strutture simili?
Non sarà mica che, in fondo in fondo, qualcuno non vuole caos e traffico all’interno della zona? A leggere qualche commento sulla famosa pagina fb “mi chiedo come pensano di gestire gli eventuali pullman e macchine che giungerebbero a Santa Barbara all’impianto sportivo visto che basta guardare cosa succede la domenica che si svolgono le partite di rugby e baseball!!” sembrerebbe proprio così.

6 Comments

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    Leonardo
    2014/03/22

    Molte persone hanno firmato per scongiurare l’ennesima cementificazione in una zona famosa per i suoi polmoni verdi. Per evitare che ancora una volta vincano gli interessi speculativi sul benessere della cittadinanza. La storia delle querce, che sicuramente ha dato la stura alle polemiche, è servita come complemento aggiuntivo ad una causa che è, appunto, quella suddetta.
    Il quartiere ha bisogno di una palestra? Assolutamente no, visto che a due passi c’è Ego Fitness Club, palestra che peraltro ha un discreto successo. Se invece si vogliono fare attività cardio ci sono i campi di atletica, rugby e calcetto. Per finire, il quartiere è corredato dalle splendide zone della capretta e la strada di Piscin di Polvere dove camminare o correre all’aria aperta tra il verde. Tutta questa esigenza di una nuova palestra proprio non si vede.
    Riguardo alle polemiche sul traffico interno. Certo che i cittadini si preoccupano, visto che l’ecomostro avrà una biglietteria interna e si presume quindi allestirà spettacoli. Forse lei non ha mai avuto il piacere di sostare in alcune zone del quartiere quando si consumano partite di rugby o football: è il delirio. Macchine ovunque, parcheggi selvaggi, file chilometriche. Perché qui a S. Barbara siamo nella corte dei miracoli. Non esistono vigili o carabinieri e di conseguenza ognuno fa il porco comodo. Per non parlare dell’edilizia circostante che svaluterà repentinamente.

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      redazione Author
      2014/03/22

      Tutte le motivazioni esposte sono più che valide. In questo caso sarebbe stato allora più adeguato indire manifestazioni dal titolo No alla Palestra piuttosto che No all’abbattimento del parco. E’ una questione di onestà nei confronti di chi firma una petizione, ed è proprio quest’aspetto che l’articolo intendeva sottolineare.

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        alessandro
        2014/03/22

        Cara redazione Tuscia Eventi invito ulteriormente quando si decide di scrivere un articolo a farlo come mezzo di informazione e non come spesso accade per fomentare , ridicolizzare e processare , detto questo procediamo con l’ investimento che secondo la vostra opinione il comune fa per offrire un servizio tanto carente per questa città , come cittadino ancor più come padre di famiglia e per lo più nell’ interesse dei miei figli sapere di poter disporre di una zona verde che non sia un marciapiede o un area di parcheggio per far giocare i miei figli è già di per se un servizio anzi mi correggo un super servizio visto che le zone adibite a questo sono realmente carenti fatta eccezione di prato giardino distante e scomoda per i ritmi lavorativi al quale ormai ci siamo dovuti adeguare , contrariamente una palestra o centro civico o quello che sia rappresenta un ulteriore struttura per lo più recintata chiusa e non usufruibile come potrebbe essere cosi come è attualmente strutturata , sicuramente in una città come Viterbo potremmo trovare sostenitori a favore della palestra e sostenitori che non condividono l’ ennesimo capannone a fronte di uno spazio aperto . Abbrutire il buon senso di chi vuole mantenere un servizio cosi come è a dispetto di un spesa non necessaria se solo si prendessero in considerazione i capannoni sfitti nella zona non solo è una mancanza di rispetto nei confronti del cittadini ma un modo di fare informazione aberrante . Perché per esempio non citare il fatto che per realizzare questa struttura la zona verrà chiusa per diverso tempo ( o finire come l’ eco mostro presente vicino al tribunale , l’ eterna caserma dei vigili del fuoco , il semianello che mai verrà completato , la scala mobile di valle faul l’ ascensore con la soperta di un area archeologica l’ aeroporto, la superstrada per Civitavecchia un miglio ogni 25 anni e via via con una lista tanto tanto lunga per il quale comunque non si ha necessità di fare articoli? )impedendo l’ utilizzo del parco che secondo voi non verrà toccato , che dire della recinzione che dovrà necessariamente delimitare il perimetro della struttura che verrà creata , ma soprattutto perché non fare un sopralluogo prima di scrivere rendendosi conto piantina o no che lo spazio per questa struttura non potrà in nessun modo rispettare la coesistenza di un centro civico e di un parco , ma giustamente è molto più comodo scrive un articolo evidentemente pilotato da dietro una scrivania piuttosto come già citato per altri giornali fare del vero giornalismo acquisendo dati e fatti reali in modo imparziale rimanendo fedeli a se stessi .

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        Leonardo
        2014/03/22

        aridaje! La manifestazione iniziale, indetta per il 15 Marzo era contro la cementificazione del “parco in via della Biga di Castro”, così come il gruppo specifico nato su Facebook si chiamava “Addio al Praco in via della Biga di Castro”. Si è pensato poi anche al fatto delle querce secolari ma l’obiettivo primario è quello di NON smantellare l’ennesima area verde per interessi edili.

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    venessa
    2014/05/13

    leggete questo articolo….VITERBO. Carissimo sindaco di Viterbo, ingegnere Leonardo Michelini;
    gentilissima assessora del Comune di Viterbo, arch. Raffaela Saraconi; egregi membri della giunta comunale di Viterbo;
    illustri consiglieri del Comune di Viterbo;
    esimi dirigenti degli Uffici del Comune di Viterbo;
    Illustrissimo presidente del consiglio comunale di Viterbo, Filippo Rossi; carissimi tutti.

    Avrei fatto volentieri a meno di rivolgermi pubblicamente ad un così elevato consesso se alla riunione dell’altro ieri nei locali della Parrocchia di Santa Barbara fosse stato presente un pubblico un po’ più numeroso ma soprattutto se l’unico giornalista presente, il signor Giuseppe Ferlicca, avesse fatto il suo mestiere anziché fare quello che – forse – gli hanno detto di fare: vedere, ascoltare… non riferire.

    Essì, perché… perché tutto posso pensare meno che il signor Giuseppe Ferlicca sia un utile idiota né tantomeno posso pensare che il giornalista Giuseppe Ferlicca sia un professionista della penna che non capisce quello che ascolta.

    Tutt’altro.

    Il signor Giuseppe Ferlicca non è un utile idiota ed è uno che capisce anche se… anche se ha un difetto, un grosso difetto – ad avviso del sottoscritto, ovviamente per cui… per cui una banalissima opinione personale che non fa testo! -. Il signor Giuseppe Ferlicca – dicevo – ha un difetto che per un giornalista ‘ vero ‘, però, è un difetto capitale, peggiore dei peccati capitali vale a dire… vale a dire che di quel che sente riporta solo quello che a lui piace.

    D’altra parte lo ammise lui stesso pubblicamente durante una riunione pre elettorale. Ecco perché non posso assolutamente pensare che il giornalista Giuseppe Ferlicca riporti solo quello che… ad altri può far piacere. Nossignore: il signor Giuseppe Ferlicca è un giornalista… nato ‘ censore ‘.

    E così l’altro ieri, ha ‘ censurato ‘ la parte più importante di tutta la riunione vale a dire… vale a dire l’intervento del sottoscritto ( che a lui, però, non era… piaciuto).

    Un intervento che è stato una vera e propria ‘ DIFFIDA PUBBLICA ‘ nei confronti del Comune di Viterbo spiegando i motivi per cui la famosa palestra che ha sollevato l’indignazione degli abitanti del quartiere di Santa Barbara non si può realizzare, ad avviso del sottoscritto, quantomeno non si può realizzare con i 700.00 euro che il Comune di Viterbo avrebbe pensato di utilizzare come finanziamento dell’opera.

    Eggià: 700.000 euro portati dal sottoscritto nel 2005 al Comune di Viterbo (e ottenuti ‘ strappandoli ‘ alla Finanziaria dell’epoca ) con una ‘ FINALIZZAZIONE ‘ ben precisa.

    Essì: il signor Giuseppe Ferlicca, nel suo resoconto giornalistico, ha volutamente omesso – debbo ritenere – questo ‘ passaggio ‘ che sicuramente è stato il più importante di tutta la riunione ( e non perché lo abbia fatto il sottoscritto o perché lo stia dicendo io) ragion per cui oggi sono costretto a ripetere pubblicamente la mia ‘ DIFFIDA’ alla quale – come anticipato nel succitato intervento – faranno seguito ( se necessari ) atti ufficiali e legali nei confronti del Comune di Viterbo e di chiunque altro dovesse autorizzare l’utilizzazione di quei 700.000 euro per la costruzione di una palestra a Santa Barbara. Atti che verranno inoltrati alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica di Viterbo perché accertino se siano stati compiuti eventuali atti illegittimi da parte di chicchessia.

    Ma torniamo all’inizio, dopo questa doverosa divagazione dedicata al giornalista viterbese Giuseppe Ferlicca.

    Dunque… dunque… carissimi tutti.

    Quella palestra a Santa Barbara, carissimo sindaco Leonardo Michelini e gentilissima assessora Raffaela Saraconi, a giudizio del sottoscritto…’n se po’ ffà !

    ‘N se po’ fa’ con i 700.000 euro portati dal sottoscritto – e da voi stessi ammesso pubblicamente – quando il sottoscritto era senatore della Repubblica Italiana – in quanto trattasi di soldi provenienti da una Legge Finanziaria la cui utilizzazione era specificatamente ‘ finalizzata ‘ nello stesso atto di concessione.

    Vale a dire… vale a dire che quei 700.000 euro venivano dati dallo Stato al Comune di Viterbo ( su richiesta del sottoscritto e su deliberazione del Senato stesso e successivamente anche della Camera dei Deputati ) ‘ finalizzandoli ‘ alla realizzazione di un progetto già esistente, indicato dal Comune di Viterbo, vale a dire “ la realizzazione di un complesso sportivo polifunzionale a Santa Barbara, composto da un campo di calcio con tribune e spogliatoi ed annesso parcheggio per le auto, oltre a quattro campi da tennis “.

    Epproprio: con quei 700.000 euro portati dal sottoscritto nel 2005 si sarebbe dovuto e potuto realizzare solo quanto previsto nella ‘ finalizzazione ‘, vale a dire: un campo da calcio con tribune, spogliatoi e parcheggio per 140 auto, nonché 4 campi da tennis”.

    Da nessuna parte di parla di… palestre o simili.

    Come già spiegato l’altra sera ( e ‘ sfuggito ‘ al giornalista Giuseppe Ferlicca ) quel progetto e quella ‘ finalizzazione ‘ dei 700.000 euro fu concordata precedentemente alla presentazione da parte del sottoscritto del necessario emendamento alla legge Finanziaria con l’allora sindaco Giancarlo Gabbianelli e con l’allora general manager dell’urbanistica al Comune di Viterbo, arch. Armando Balducci.

    Ma non basta: quel progetto e quella ‘ finalizzazione ‘ risalenti all’anno 2005, furono confermati nel 2007 (rispondendo ad una intervista del giornalista viterbese Gianfranco Faperdue, sicuramente molto più esperto ed ‘ attento ‘ del suo collega Giusepe Ferlicca) dall’arch. Gay che addirittura mostrò lo schizzo del progetto stesso, anticipando che il meccanismo per la realizzazione dell’opera era comunque stato già avviato e che erano anche pronte per essere spedite le lettere per gli espropri.

    Ma poi tutti sappiamo – carissimi tutti – come andarono le vicende del Comune di Viterbo.

    Giancarlo Gabbianelli decise di dismettere la fascia tricolore da sindaco, l’architetto Armando Balducci ‘ emigrò ‘ al Comune di Roma.

    Ed il progetto per il complesso sportivo polifunzionale a Santa Barbara ?

    Elementare Watson: qualcuno ( a questo punto ci sarà, ovviamente, da appurare… ‘ chi ‘ ), qualcuno – dicevo – decise di non far partire più le lettere per gli espropri e in quei terreni – al posto del complesso sportivo polifunzionale sorsero i soliti… bellissimi…. palazzoni.

    Di chi erano quei terreni ?
    Sarebbe interessante saperlo, carissimi tutti.
    Di chi è il terreno dove si vorrebbe far sorgere oggi la palestra?
    Sarebbe interessante saperlo, carissimi tutti.
    Sapere di chi è e – eventualmente – quanto sarebbe stato pagato, con quali soldi.

    Ess

    ì.
    Eggià.
    Eccerto.

    Perché… perché… quei 700.000 euro non erano finalizzati a nessuna palestra e non è possibile farci qualcosa di differente da quello per cui lo Stato li concesse al Comune di Viterbo – su specifica indicazione del sottoscritto senatore della Repubblica e dell’intero parlamento .

    Come per la storia dei tre milioni di euro finalizzati alla realizzazione dell’aeroporto civile di Viterbo (che non c’è ), carissimi tutti.

    Eggià: quei soldi per il complesso sportivo polivalente a Santa Barbara vanno restituiti alla Stato.

    Come quelli per l’aeroporto civile di Viterbo ( che non c’è ).

    Così dice la legge !
    Così dice la Corte dei Conti.

    Tant’è che dal 2007 ( anno dell’intervista all’0arch. Gay, sette anni fa… vale a dire) si è dovuto aspettare sino al 2012 ( altri cinque anni, dunque) perché il Comune di Viterbo ‘ approvasse ‘ il progetto della palestra a Santa Barbara.

    Essì, nel 2012 ‘ qualcuno ‘ improvvisamente scopre che a Santa Barbara ci sarebbe bisogno di una palestra e pensa di realizzarla con i soldi dello Stato rimasti inutilizzati in un cassetto per ben sette anni.

    Mentre poco prima l’assessore Giovanni Arena aveva dichiarato che a Santa Barbara non c’era bisogno di altri impianti sportivi (oltre quelli già realizzati) per cui non c’era bisogno di spender e quei ‘ fa mosi ‘ 700.000 euro.

    Questo – perlomeno -, carissimi tutti, è quello che è stato detto nella riunione dell’altra sera.

    Chissà chi sarà stato questo ‘ qualcuno ‘ e chi sarà stato colui che è riuscito ( dopo 7 anni) a ‘ fare aprire gli occhi ‘ a… quel qualcuno.

    Ma ora tutti, carissimi tutti, compreso il giornalista Giusppe Ferlicca, tutti sapete ufficialmente – dicevo – che la palestra con quei soldi non potrebbe essere realizzata ( a meno di non voler rischiare di incappare in qualche atto illegittimo) e che quei soldi andrebbero invece restituiti allo Stato proprio mentre il governo è occupato a raschiare il barile ( sul già raschiato ) onde reperire fondi che vadano a vantaggio di tutti.

    Eggià: soldi pubblici che devono essere utilizzati nel migliore dei modi in favore della collettività.

    Ma siete veramente sicuri, carissimi tutti, che se si realizzasse quella palestra la stessa sarebbe a favore della collettività del quartiere di Santa Barbara?

    Io sono convinto di no, carissimi tutti, ed ecco il motivo della mia diffida: perché sono convinto che dietro quella palestra potrebbe domani nascondersi l’ennesimo business per qualche privato, realizzato con i fondi pubblici.

    Oramai lo abbiamo visto dappertutto.

    Lo abbiamo visto con il Palamalè, affidato in gestione ai privati.
    Lo abbiamo visto con la piscina ‘ comunale ‘, affidata in gestione ai privati.
    Entrambe opere sportive realizzate soprattutto con i soldi (pubblici) del CONI ma che oggi servono a dare pane e companatico a chi è riuscito a prenderne la gestione.

    E la stessa cosa avverrebbe con la palestra (eventuale) a Santa Barbara.

    Con la palestra ove ‘ il privato di turno ‘ ( ed il sottoscritto un nome in testa già lo avrebbe ! ) troverebbe nel quartiere di Santa Barbara – non meno di 7.000 abitanti, probabilmente – la sua… miniera d’oro, nella palestra la sua… gallina dalle uova d’oro.

    Una palestra a disposizione di Santa Barbara e dell’intera città – certo – ma magari sotto forma di ‘ corsi ‘ ( a pagamento, ovviamente) per bambini ed adulti, per giovani ed anziani, dal fitness a qualsiasi altra cosa.

    E poi ci sarebbero i tabelloni pubblicitari.
    E poi ci sarebbero le manifestazioni non necessariamente sportive ma ugualmente… con affitto dei locali.
    E poi ci sarebbe, carissimi tutti… e poi ci sarebbe, carissimi tutti… Massì, ci siamo capiti, carissimi tutti.

    Ci sarebbe il business. E non potrebbe non esserci il collegamento tra business e politica, carissimi tutti.. tanto per dircela tutta.

    Essì.
    Eggià.
    Epproprio.

    Il business con i soldi dello stato.
    Il business a Santa Barbara con 700.000 mila euro che non possono legittimamente essere utilizzati per scopi differenti dalla finalizzazione per la quale furono concessi.

    Altro che parco, carissimi tutti.
    Altro che querce, carissimi tutti.
    Altro che olivi, carissimi tutti.
    Altro che giochi per i bambini, carissimi tutti.

    Eccerto: il busines-palestra a Santa Barbara può essere realizzato anche senza toccare le querce e gli olivi e tutto il resto ma… ma non potrà essere realizzato con ‘ quei ‘ soldi pubblici, con quei 700.00 euro provenienti dalla Finanziaria del 2005.

    Epproprio: il sottoscritto cercherà di impedirlo in tutti i modi dato che poi – a fianco della palestra – con il nuovo P.R.G. nessuno può escludere che arrivino altre ‘ torri ‘ per il… popolo.

    Speriamo pertanto che ora, carissimi tutti, il problema sia molto più chiaro a tutti voi, compresi quei dirigenti che dovranno eventualmente dire ( e sottoscrivere ) che… fondi finalizzati dallo Stato alla realizzazione di una determinata opera possono essere usati differentemente, ad libidinum di chi li ha ottenuti.

    Speriamo che ora il problema sia più chiaro per tutti e che… tutti conveniamo che quella palestra a Santa Barbara… ‘n se po’ fa !

    Speriamo che ora il problema sia più chiaro per tutti, compresa la prefetta di Viterbo, dottoressa Antonella Scolamiero ( che forse lo ignorava dl tutto).

    Speriamo che ora il problema sia più chiaro per tutti, compreso il giornalista Giuseppe Ferlicca ( al quale, però… non piace).

    O no ?

    Sen. Michele Bonatesta

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    quartiere santa barbara
    2014/05/14

    Innanzitutto il Parco di Santa Barbara si chiama “Parco delle querce” inaugurato nel 2009…si parla di assurdo processo di distorsione della realtà, ma diciamo che questo giornale o chi scrive ne fa parte integralmente… Precisiamo che il gruppo quartiere santa barbara è stato creato il 17 marzo del 2013, quindi non in particolare per il parco in questione ,ma per le varie problematiche del quartiere…se invece si fa riferimento alla pagina “addio al parco in via della Biga di Castro” Parco delle Querce” è stata creata il 14 febbraio… Si parla di aver messo la faccia, gli iscritti al quartiere ci hanno messo la faccia, ma la stessa faccia manca a qualcuno di questo giornale che scrive nonostante non ha partecipato anche su invito all’evento del 15 marzo…quindi quando si parla di inesistente faccia altrui sarebbe il caso di metterci la propria…”il progetto che ben pochi hanno visionato”…beh il progetto è visionabile sul sito del comune dal 20 dicembre, ma il giornale in questione forse si è dimenticato che siamo stati noi a comunicarglielo…si parla tanto di “fomentatori” ma è stato o no, questo giornale a intervistare per primi i sottoscritti? non è stato questo giornale a scrivere i primi articoli, se eravamo tanto fomentatori come mai avete scritto articoli su articoli, forse perché prima eravate solo interessati a fare informazione e poi arbitrariamente vi siete schierate in modo esplicito? Dite che non sono piante secolari… beh che siamo piante secolari è cosa certa forse se qualcuno di voi fosse mai andato al parco se ne sarebbe reso conto, ma certamente è più facile fare articoli da un ufficio e improvvisare affermazioni senza recarsi sul posto e rendersi conto dal vivo….Affermate che il parco non viene compromesso… peccato che 3/4 sparirà, quindi si certamente non viene compromesso a vostro dire da una vostra attenta analisi non troppo approfondita.. dietro a tutto questo si cela a vostro dire la contrarietà alla costruzione della palestra a santa barbara…e qui ancora sbagliate perché questo non è stato mai detto, è stato detto no alla costruzione di una palestra in un parco inaugurato nel 2009…a questo punto la domanda che avreste dovuto farvi è :” perché inaugurare un parco spenderci soldi nel 2009 e poi dopo alcuni anni cambiare uso di destinazione a servizi e farci una palestra? una palestra poi con i soldi stanziati nel 2005 per un campo da calcio che poi non è stato più fatto e sopra costruito palazzi? un giornale attento anche con analisi non troppo approfondita si sarebbe chiesto questo…
    sempre da una vostra attenta analisi dite: “che il quartiere è privo di servizi e infrastrutture”…anche qui cosa non del tutto veritiera, perché santa barbara ha strutture, basti andare al campo scuola… la domanda da farsi è perché non adeguare e risistemare le stesse strutture esistenti, tipo la pista d’atletica? si parla di fondi stanziati per un impianto sportivo, ribadiamo i fondi stanziati non erano per una palestra in via della Biga di Castro, ma per il campo sportivo e 4 campi da tennis dove ora sono i palazzi davanti la parrocchia, ma un giornale con un’attenta analisi non troppo approfondita ne dovrebbe essere a conoscenza, sennò sembra che si parli di cose per lo più a voi sconosciute…ora rispondendo alle vostre ultime domande… la problematica a dir vostro non esiste invece esiste e come…esiste perché i soldi sono stati persi perché il fine non era la palestra ma il campo da calcio in altra sede, esiste perché è stato fatto un progetto per una palestra in un Parco inaugurato nel 2009. il gruppo quartiere appoggia la pagina addio al parco dal 14 febbraio 2014 quindi essendoci dal 17 marzo 2013 quale identità contraria ci deve essere dietro? il gruppo ribadiamo è stato creato da iscritti i quali hanno una propria identità e si espongono e partecipano al contrario di altri che fanno articoli su vari eventi e manifestazioni promosse…ultima cosa non è che uno non vuole caos e traffico nel quartiere perché tutto questo già c’è..Santa barbara ha solo due uscite una sulla teverina e l’altra è la capretta, ma con un’attenta analisi non troppo approfondita basterebbe venire a farsi un giro a santa barbara e uno se ne renderebbe conto…sempre se uno ci viene al quartiere o addirittura se ci è mai stato?!