Riceviamo e pubblichiamo dal comitato provinciale Aics: “Nonostante le opposizioni presentate dal Comitato provinciale AICS e da altre associazioni ambientaliste, gli amministratori del Comune di Caprarola continuano a far tagliare i faggi di Monte Fogliano e vorrebbero iniziarne a Monte Venere.
Il nostro compito è quindi continuare a richiedere ai cittadini, più o meno organizzati in associazioni e agli amministratori, che più hanno a cuore gli interessi veri della gente, di far fronte comune per bloccare quelle che definiamo senza ombra di dubbio nefandezze.
Il taglio delle faggete è voluto per far cassa dal Comune di Caprarola ed è stato appoggiato da varie amministrazioni e istituzioni, con giustificazioni sicuramente contestabili .
In particolare siamo nettamente contrari al taglio della faggeta del Monte Fogliano giustificato per evitare frane. Ci auguriamo che il taglio effettuato non le crei veramente, come invece molti esperti ritengono possa accadere. Aver tagliato circa 900 alberi con la scusa della sicurezza è un’assurdità.
Assurdità che stranamente viene coperta e garantita da istituzioni e amministrazioni pubbliche. Ci dispiace dire che, forse anche questa volta, il comportamento delle istituzioni e degli amministratori, sia stato dettato dalla necessità di evitare contrasti al loro interno. Forse convinti che la “classe” dirigente sia superiore a tutto e a tutti e che ai sudditi spetto solo ubbidire ai loro dictat. Questi non debbono permettersi critiche o tanto meno contrarietà ai loro progetti. Guai ai sudditi che vorrebbero comportarsi da cittadini.
Non è questo il sistema democratico in cui crediamo. Il valore della democrazia e quindi della partecipazione alle scelte è il bene primario che va preservato e garantito.
A conferma di quanto affermiamo, è venuta la dichiarazione del presidente della Provincia Marcello Meroi, che al termine della sua visita alla strada sanmartinese, interessata dai tagli, incurante delle proteste, ha dichiarato che il taglio è regolare e ben fatto e che si rende necessario accelerarne il completamento, anche per riaprire al traffico la strada, chiusa da tempo, nonostante la stessa sia di raccordo tra il sud della Provincia e l’ospedale Belcolle.
Oppure il Presidente Meroi, è in buona fede, ma allora ,non ha compreso che quello effettuato è stato solo un taglio, che ha distrutto una delle strade più belle del mondo ed è stato voluto per far cassa.
In proposito non sarebbe male che il Comune di Caprarola rendesse pubblici i vantaggi economici ottenuti.
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