Era il 23 novembre 2008 quando Gianfranco Faperdue, con ottimismo, scriveva: “Due buone notizie per il Teatro dell’Unione.
Il ritorno di Tato Russo nella duplice veste di direttore artistico della stagione teatrale 2008.-2009 e di attore sul palcoscenico, e l’arrivo da parte della Regione Lazio di uno stanziamento di circa due milioni di euro che permetteranno la completa ristrutturazione delle edificio in tutte le sue varie componenti, dalla messa a norma degli impianti di sicurezza, a quelle del palcoscenico ( il quinto in Italia per la sua ampiezza), al rifacimento del piano di calpestio della platea, degli stucchi e dell’ingresso che verrà ampliato utilizzando la struttura della vecchia casa del custode
Due notizie che sono state fornite oggi nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Marini, dall’assessore Purchiaroni e dallo stesso Tato Russo che non è voluto mancare all’appuntamento.
E ancora (corsi e ricorsi storici) “La programmazione messa in piedi risente dei tempi assai brevi che Tato Russo insieme a Patrizia Natale per conto di “Teatr’insieme” ed il Consorzio Teatro Tuscia, hanno avuto a disposizione….”
Terminata la stagione, il 2 maggio, inizieranno subito i lavori che, secondo quanto detto dall’ assessore Purchiaroni si protrarranno per circa tre anni:
“ Nel frattempo – ha rassicurato il sindaco Marini, – l’attività teatrale non si fermerà per cui cercheremo soluzioni alternative al Teatro Unione.”
A distanza di sei anni cosa è cambiato da allora? Praticamente nulla: la stagione teatrale è stata sempre assegnata al Consorzio Teatro Tuscia e i lavori all’Unione, che dovevano concludersi entro tre anni, sono ancora in alto mare e non si quando termineranno, nonostante le ottimistiche dichiarazioni comparse in questi giorni sulla stampa. Nel frattempo, però, in una città che dovrebbe nutrirsi di Cultura, il Museo Civico è chiuso, il teatro Unione è chiuso, il San Leonardo è agonizzante, le librerie chiudono una dopo l’altra, i cinema pure e la stagione teatrale dove si svolge? In un auditorium universitario.
Simona Tenentini
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