“D’ora in poi saranno i miei avvocati a parlare per me”
E’ laconico Gaetano Carramusa, titolare dell’omonima ditta, quando gli si chiede un commento sugli ultimi capitoli della giunta Michelini: la mostra di Sebastiano del Piombo in Sala Regia ed il Festival delle Luci.
Gli appalti relativi alle due iniziative sono stati, in questi giorni, al centro di una accesissima querelle che non accenna a placarsi. Anzi, alla luce degli ultimi sviluppi, appare destinata ad assumere proporzioni sempre più preoccupanti.
La ditta Carramusa, che ha partecipato ad entrambi i bandi, è stata esclusa, con motivazioni dai contorni ancora poco chiari, sia dal primo per aver presentato un preventivo più alto della concorrente, sia dal secondo nel quale, addirittura, è stato portato un preventivo più basso della ditta vincitrice, la AudioTime, uno dei soci fondatori di Caffeina.
Quando lo chiamiamo per avere un suo parere riguardo l’intera vicenda, Carramusa ribadisce che non intende commentare, e ci dirotta, gentilmente, ai suoi legali.
Uno degli avvocati dello studio di Roma, Emanuele Di Martino, ci ha concesso una esaustiva intervista telefonica, che non lascia spazio a dubbi circa le prossime mosse che saranno intraprese dalla ditta.
“Sulla scorta delle numerose notizie che si sono accavallate sulla stampa locale relativamente ai fatti che vedono protagonista il mio cliente, abbiamo deciso – dichiara l’avvocato – di presentare immediatamente una richiesta di accesso agli atti.
La nostra intenzione è quelle di fare chiarezza su entrambi i bandi – prosegue – soprattutto perché, sulla base dei documenti che ho visionato, appare evidente che ci sono degli aspetti che meritano indubbiamente di essere approfonditi e che, di certo, sono sottoponibili all’attenzione dell’autorità giudiziaria.”
“Il nostro intento è quello di adoperarci per la ricerca della massima verità e trasparenza, lavoreremo quindi in questa direzione, con ogni mezzo, affinchè venga fatta chiarezza nel più breve tempo possibile” conclude l’avvocato Di Martino.
Un desiderio che, alla luce di tutto quello che sta succedendo, è sicuramente lo stesso che anima i cittadini viterbesi.
Simona Tenentini
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